C'è un primo arresto per l'omicidio di Maria Laura Satta, 71enne italiana, originaria della Sardegna come il marito, uccisa nello chalet dove vivevano a Kikambala, in Kenya.
In manette è finito il giardiniere che lavorava nella residenza della coppia di pensionati, trasferitasi in Africa dopo avere venduto la redditizia attività che li aveva impegnati tutta la vita, nella vendita di macchinari per l'ufficio con la Seted Srl.
Giace all'obitorio di Nairobi il corpo di Maria Laura, uccisa da una banda di rapinatori penetrata nella casa che condivideva con Luigi Scassellati (72 anni). Massacrata a colpi di "panga", un coltello simile a un machete e a bastonate, non c'è l'ha fatta. Meglio è andata al marito, ancora in ospedale con un trauma cranico, ma non in pericolo di vita.
Il giardiniere che lavorava nella villetta è stato fermato, ma non è al momento chiaro su quali basi.
Si ritiene che abbia organizzato l'aggressione a scopo di rapina, ma non è ancora chiaro se vi abbia preso parte."Lei non ce l'ha fatta - ha commentato il marito Luigi - e mi sento in colpa perché sono stato io ad insistere affinché acquistassimo questa villetta in Kenya".
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