Nel caso in cui un soldato russo scegliesse di arrendersi alle forze nemiche, ecco una guida prodotta dall'ordine degli avvocati ucraini in cui viene riportata la procedura da seguire, con tanto di parola d'ordine per far subito comprere le proprie intenzioni.
Il vademecum realizzato dagli avvocati è stato diffuso sui principali social e fissato su apposite locandine intitolate "Come arrendersi correttamente". Il testo contiene dunque una serie di passaggi da seguire che consentiranno al soldato russo di arrendersi all'esercito ucraino e di non essere, pertanto, attaccato. Si parte dalla parola d'ordine: milione. Milione non è un numero a caso, ma richiama alla ricompensa in denaro che spetta al soldato che decide di disertare e abbandonare la battaglia, e che gli sarebbe corrisposta direttamente dal governo di Kiev.
Si arriva poi ad elencare le varie azioni che il soldato russo dovrebbe compiere per attestare la sua resa:"Buttare da parte l'arma, stare in piedi, alzare le mani o una bandiera bianca e gridare ad alta voce 'mi arrendo' e la parola in codice 'milione'". Questo quanto dovrebbe fare dinanzi all'esercito ucraino.
Oltre alla ricompensa in denaro per i soldati che decidono di voltare le spalle alla propria formazione ed arrendersi, nella guida si parla anche di beni e oggetti di valore che saranno requisiti al momento della resa e poi restituiti quando il soggetto verrà rilasciato, una volta cessate le ostilità fra i due Paesi.
Non finisce qui. Stando alle ultime notizie diffuse, 5 milioni di rubli saranno corrisposti direttamente dal governo di Kiev ai soldati russi che decideranno di arrendersi e seguire le disposizioni delle forze ucraine. Fra le promesse fatte, anche quella di poter telefonare a casa, per parlare con la famiglia.
"Gli occupanti provenienti da Russia e Bielorussia hanno due opzioni: morire ingloriosamente in Ucraina, lasciando solo lo stigma di un assassino di pacifici cittadini ucraini, oppure arrendersi", scrive sulla propria pagina Instagram Anna Ogrenchuk, presidente dell'Ordine degli avvocati ucraini che ha
realizzato la guida. "Siamo un Paese che rispetta la legge e la tua detenzione e l'ulteriore trasferimento dopo la fine delle ostilità saranno esclusivamente in conformità con il diritto internazionale", conclude.
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