Due kamikaze si sono fatti esplodere in una moschea sciita in Afghanistan, uccidendo almeno 29 persone e ferendone altre 81.
Abdullah Asrat, portavoce del governatore della provincia di Paktia, ha dichiarato che i due uomini pesantemente armati e che si sono mescolati alla folla indossando burqa femminili, hanno aperto il fuoco sulle guardie che sorvegliavano l'esterno della moschea della città di Gardez. Poi i due terroristi sono entrati nel luogo di culto e si sono fatti esplodere tra una folla di circa 100 fedeli.
Cinque dei feriti gravi sono bambini molto piccoli, ha poi tristemente aggiunto il portavoce. Per ora nessuno si è assunto la responsabilità dell'attacco, ma lo Stato Islamico in Afghanistan ha spesso preso di mira i fedeli sciiti in passato. Il gruppo ha infatti anche avvertito la minoranza sciita residente nel Paese che i loro luoghi di preghiera sarebbero stati il loro bersaglio.
Syed Sufi Gardezi, sacerdote sciita più anziano della moschea di Gardez, crede che il numero delle vittime salga almeno a 30. Il religioso ha descritto alla stampa scene di forte panico non appena la notizia delle due esplosioni si era diffusa tra la popolazione ed i parenti delle vittime erano accorsi sul luogo dell'attacco.
Gardezi ha inoltre dichiarato di aver assistito a scene raccapriccianti: i feriti gridavano in cerca di aiuto e parti del corpo delle persone colpite dalle esplosioni erano disseminate in tutta la moschea. Le vittime sono tutti uomini e bambini. Il sacerdote ha infine puntato il dito contro lo Stato Islamico ed ha affermato che invece i Talebani, nonostante abbiano sempre avuto una forte presenza nell'area, non hanno mai colpito la minoranza religiosa.
Sia i Talebani che il gruppo dello Stato Islamico sono formati da estremisti sunniti che vogliono imporre una dura forma di legge Islamica e rovesciare il governo che ha l'appoggio dei paesi occidentali. Lo Stato Islamico vede gli sciiti come uomini che hanno abbandonato la propria religione e che per questo meritano la morte.
Negli ultimi due anni, l'Isis ha attaccato 24 centri culturali sciiti, moschee e scuole, ha dichiarato Mohammad Jawad Ghawary, un membro del consiglio clericale
sciita."In Afghanistan sono la più grande minaccia per gli Sciiti", ha infine affermato l'uomo che auspica che il governo afgano e la comunità internazionale facciano di più per proteggere la minoranza musulmana.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.