I dati pubblicati in estate dall’Ufficio Nazionale Cinese di Statistica sull’economia nazionale, relativi alla prima metà del 2021, ci dicono che il PIL del primo semestre ha raggiunto quota 53.216,7 miliardi di yuan, con un aumento del 12,7% dei prezzi rispetto allo stesso periodo del 2020. Complessivamente il triplo motore costituito da consumi, investimenti e commercio con l’estero si mantiene acceso, contribuendo a rafforzare l’economia cinese e i consumi hanno fatto la parte del leone nella crescita. Solamente nella prima metà di quest’anno, il contributo fornito alla crescita economica cinese dalla spesa complessiva per i consumi è stato del 61,7%. Vale la pena di ricordare che la ripresa dei consumi è partita leggermente in ritardo rispetto al rimbalzo della produzione industriale e del commercio estero. Gli ultimi dati pubblicati mostrano che a giugno in Cina le vendite totali al dettaglio di beni di consumo sono aumentate del 12,1% su base annua, raggiungendo i 3758,6 miliardi di yuan e superando la precedente stima dell’11% da parte di Reuters. La crescita dei consumi è stata favorita dai positivi cambiamenti nei dati relativi a sussistenza, occupazione e reddito: nella prima metà del 2021, il tasso di disoccupazione urbana cinese è stato in media del 5,2%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto al primo trimestre, inferiore al 5,5% previsto; i prezzi al consumo sono aumentati moderatamente; il reddito nazionale disponibile pro capite è cresciuto in media del 5,2% in due anni, mantenendosi al passo con la crescita economica.
Consumi, investimenti e commercio
Anche la forza trainante dell’import-export non deve essere sottovalutata. Nei primi 6 mesi dell’anno le importazioni e le esportazioni totali della Cina sono aumentate del 27,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del 22,8% rispetto allo stesso periodo del 2019, con un tasso di crescita medio biennale di oltre il 10%. Ciò è dovuto principalmente alla continua crescita della domanda interna e alla ripresa della produzione e della domanda di consumo delle principali economie. Un recente sondaggio del Ministero del Commercio Cinese ha mostrato che circa il 40% delle imprese di commercio estero ha beneficiato di una sensibile crescita su base annua dei nuovi ordini di esportazione. Inoltre, il continuo incremento degli investimenti - in rapida crescita in aree precedentemente carenti - ha impresso un ulteriore impulso al paese. Nella prima metà dell’anno l’investimento nazionale in attività fisse è stato di 25.590 miliardi di RMB, in aumento del 12,6% su base annua, con una crescita media biennale del 4,4%. Gli investimenti nelle industrie ad alta tecnologia e gli investimenti nel settore sociale sono cresciuti in media del 14,6% e del 10,7% nel biennio, più velocemente di tutti gli altri investimenti: rispettivamente circa 10,2 e 6,3 punti percentuali. Con questi dati è già possibile prevedere un continuo miglioramento della struttura degli investimenti e una crescente implementazione in qualità e sostenibilità dello sviluppo dell’economia cinese.
Anche gli investitori stranieri continuano ad essere ottimisti. Secondo il Ministero del Commercio Cinese da gennaio a giugno di quest’anno sono stati contabilizzati investimenti esteri in settori non finanziari per ben 607,84 miliardi di yuan, con un incremento del 28,7% rispetto allo stesso periodo del 2020 e del 27,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, precedente al Covid-19: i dati dimostrano quanto sia in crescita l’attrattività della Cina come destinazione di investimenti globali. E’ intuitivo quindi comprendere quanto il popolo cinese sia maggiormente disposto a spendere, come la domanda estera di beni cinesi stia gradualmente tornando a livelli pre-epidemici e come gli investitori globali stiano investendo nel mercato cinese con crescente entusiasmo. Queste tre diverse componenti lavorano in sinergia, guidando la costante ripresa economica della Cina e mostrando il potenziale crescente e la capacità di resilienza dell’economia cinese. Per questo motivo sia la Banca Mondiale che il Fondo Monetario Internazionale hanno recentemente ritoccato al rialzo le previsioni di crescita dell’economia
cinese di quest’anno.
Il mercato vede chiaramente diverse tendenze importanti. In primo luogo la forza trainante interna dell’economia cinese è gradualmente aumentata. Nella prima metà dell’anno, il contributo della domanda interna alla crescita economica ha raggiunto l’80,9%, con un aumento di 4,9 punti percentuali rispetto al primo trimestre. Secondo, la fiducia del mercato continua ad aumentare. A giugno di quest’anno l’indice dei responsabili degli acquisti (Purchasing Managers Index - PMI) della Cina è rimasto in una fascia di forte espansione dopo 16 mesi consecutivi: anche gli indici delle attività commerciali non manifatturiere e quelli di produzione PMI completi sono in una fascia di espansione relativamente alta. Terzo, la continua ripresa dell’economia globale ha fornito una solida base per la crescita della domanda esterna. Le macro politiche cinesi, infine, continueranno a sostenere l’economia reale e questo infonderà nuova vitalità al mercato. Per l’economia cinese, anche nel caso in cui nella seconda metà del 2021 dovessero continuare a persistere fattori di instabilità e incertezza, le opportunità supererebbero, in linea generale, le difficoltà. Questa tendenza è esattamente ciò che l’economia mondiale sta aspettando perché ha un disperato bisogno di slancio e di ripresa. Il rapporto sulle prospettive economiche dell’OCSE pubblicato a maggio prevedeva che quest’anno l’economia mondiale crescerà del 5,8%, di cui 1,58 punti percentuali saranno dovuti al contributo portato dall’economia cinese: ciò significa che la crescita della Cina contribuirà per il 27% alla crescita dell’economia mondiale.
Come sottolineato in un rapporto di MRB Partners, società internazionale indipendente di ricerca macroeconomica, grazie a fattori come il forte consumo “la Cina darà un forte sostegno alla crescita globale del prossimo futuro”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.