Finto rapimento a Berlino messo in atto da due adolescenti siriani, convinti che con la loro trovata sarebbero riusciti ad intascare un lauto compenso.
A riferire la notizia la portavoce della polizia Patricia Braemer, che ha spiegato come nella vicenda siano stati coinvolti ben 280 agenti. L'ingente dispiegamento di forze era stato infatti impegnato nelle ricerche della presunta ragazzina rapina.
Tutto ha avuto inzio nella giornata dello scorso giovedì, quando al padre della giovane è stato recapitato un filmato montato ad arte, che includeva una richiesta di riscatto. Se avesse voluto rivedere la figlia 13enne, l'uomo avrebbe dovuto pagare ben 40mila euro (questo, almeno, secondo il quotidiano tedesco B.Z.). Da qui la richiesta d'aiuto alle forze dell'ordine, che si sono subito attivate per rintracciare la minorenne ed il suo rapitore.
I due sono stati individuati la sera del giorno successivo, mentre stavano camminando per strada. La polizia di Berlino li ha immediatamente fermati e condotti in centrale. Durante le fasi di interrogatorio è infine emersa la verità: il rapimento era una messa in scena.
La 13enne, che non aveva alcuna intenzione di fare ritorno a casa,
è stata temporaneamente affidata ai servizi sociali. Il suo complice, un 18enne siriano, è invece finito nei guai. Accusato di estorsione e di procurato allarme, si trova ora dietro le sbarre del carcere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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