È il primo caso al mondo: una bambina è nata da un utero trapiantato da una donna deceduta. È successo a San Paolo, in Brasile, nel dicembre 2017, ma solo oggi, che la bimba sta per compiere un anno, la rivista scientifica Lancet lo ha reso noto.
Non è la prima volta che un neonato viene al mondo grazie a un trapianto di utero, ma nei casi precedenti si trattava sempre di donatrici viventi: dal 2014 ad oggi sono 14 i bambini nati in questo modo, come ricorda il Corriere della Sera. Invece, i tentativi fatti con donazioni da donne decedute si erano tutti conclusi con aborti spontanei.
La mamma della piccola, 32 anni, affetta da una malattia a causa della quale era nata senza utero, si era sottoposta al prelievo di ovociti, fecondati in vitro, dato che il nuovo utero non avrebbe potuto essere collegato alle ovaie, rendendo impossibile una fecondazione naturale. L'attesa di una donatrice compatibile era durata 5 mesi, fino a quando una madre di 45 anni era morta di ictus, rendendo disponibile il suo utero per il trapianto. Così, nel 2016, la mamma della piccola nata in Brasile si era sottoposta a un'operazione lunga 10 ore, per il trapianto dell'utero e dei molti vasi sanguigni che lo irrorano.
Dopo poco più di un mese la donna ha avuto le sue prime mestruazioni e, in seguito,
i medici le hanno impiantato gli embrioni fatti nascere in vitro e congelati. Dopo 35 settimane, la piccola è nata, con parto cesareo durante il quale alla donna è stato anche asportato l'utero donatole.
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