Blackout in Venezuela, per il governo Maduro è un "attacco premeditato"

Per il governo socialista venezuelano, il recente blackout sarebbe un nuovo raid contro il Paese, dopo quello fallito via mare nei giorni scorsi

Blackout in Venezuela, per il governo Maduro è un "attacco premeditato"

Un vasto blackout ha colpito in questi giorni il Venezuela e tale fatto è stato subito presentato dalle autorità locali come un avvenimento per niente accidentale, bensì premeditato. L’interruzione del servizio elettrico ha riguardato anche la capitale Caracas, oltre a diversi Stati federati, ma, a detta del governo Maduro, il problema in questione sarebbe in via di risoluzione. Il blocco dell’erogazione di energia nel Paese si è verificato a breve distanza temporale da una tentata incursione militare nella repubblica bolivariana.

Il blackout incriminato, precisa la testata venezuelana El Nacional, si è verificato martedì, spingendo immediatamente l’esecutivo socialista a gridare a un presunto “attacco premeditato”.

A promuovere le tesi complottiste sullo stop al servizio elettrico nazionale è stata innanzitutto, sottolinea l’Ansa, Delcy Rodríguez, vicepresidente della repubblica nonché strenua sostenitrice delle politiche di Nicolás Maduro.

L’alta dirigente chavista ha infatti dichiarato, tramite Twitter, che l’interruzione dell’erogazione di energia sarebbe un raid messo a punto “poche ore dopo” la fallita incursione militare via mare contro il Paese, andata in scena nella notte tra sabato e domenica scorsi nei pressi di La Guaira e che avrebbe avuto allora il presunto nome in codice “Operazione Gedeone”.

Il tweet della vicepresidente recita a tale proposito: “Il sistema elettrico nazionale ha subito un attacco alle sue linee di trasmissione del settore 765, appena qualche ora dopo il tentativo fallito di incursione terroristica contro il Venezuela. Siamo già al lavoro per il ripristino del servizio. Il Venezuela unito vincerà!”.

Sulle comunità locali colpite dal blackout, fa sapere sempre l’agenzia di stampa italiana, è però guerra di cifre.

A detta dell’emittente statale Vtv, citata dall’organo di informazione romano, lo stop alle forniture elettriche riguarderebbe il distretto di Caracas e nove Stati federati: Miranda, Táchira, Zulia, Cojedes, Anzoátegui, Guárico, Sucre, Aragua e Carabobo.

Tuttavia, altre fonti, compreso El Nacional, alzano il numero di entità territoriali in cui manca l’elettricità, portandolo ad “almeno 16”.

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