È un cittadino bosniaco, di cui però non viene rivelata l’identità, il destinatario di un’importante operazione anti terrorismo della polizia tedesca tra il 19 ed il 20 giugno, ma resa nota solo una settimana dopo legato agli attentati al Bataclan, il locale di Parigi.
La notizia viene infatti divulgata dai media tedeschi nelle prime ore del mattino di questo giovedì. Vengono rivelati altresì anche alcuni dettagli, tra cui quello più importante riguarda il fatto che l’uomo tratto in arresto è sospettato di avere legami con la cellula dell’Isis che il 13 novembre 2015 compie gli attentati di Parigi.
È la tragica serata del Bataclan, nome del teatro in cui un commando jihadista causa più di cento vittime tra i giovani che assistono ad un concerto, Ma in quelle terribili ore, la capitale francese viene colpita anche in diversi locali e ristoranti affollati durante la movida del venerdì sera, così come presso lo Stade de France. Si tratta di uno dei più tragici attentati di matrice islamista che colpisce l’Europa, una delle giornate più nere sul fronte della sicurezza per la Francia.
Il cittadino bosniaco arrestato ha 39 anni ma, come detto ad inizio articolo, non ne viene rivelata l’identità. L’operazione viene compiuta non lontano da Dresda nel cuore della notte: “Sul cittadino bosniaco arrestato – si legge in un comunicato della procura della città di Dresda – Pende un mandato d'arresto delle autorità del Belgio per il suo presunto sostegno a un'organizzazione terroristica in legame con gli attacchi terroristici, che hanno preso di mira in particolare il Bataclan a Parigi”.
Come detto, l’intervento della polizia tedesca è datato 20 giugno 2019 ma viene reso noto soltanto nelle ultime ore. L’attenzione sul cittadino bosniaco appare massima già da diversi mesi: molti i dettagli esaminati sia dalla polizia belga che tedesca, dopo segnalazione dei servizi di Bruxelles, che fanno pensare ad un coinvolgimento del trentanovenne negli attentati di Parigi.
Il ruolo, nelle specifico, avuto in quegli attacchi di quasi quattro anni fa potrebbe essere reso noto solo nei prossimi giorni.
Di certo, con l’arresto della scorsa settimana, si conferma l’importanza sul fronte delle indagini della linea balcanica: Kosovo e Bosnia, negli ultimi anni soprattutto, si confermano non solo nazioni che danno i natali a numerosi foreign fighters, ma anche paesi nella cui società è forte il rischio di radicalizzazione di alcuni settori.
Minacce dunque che arrivano dalle porte di casa: da qui il clamore mediatico della rivelazione dell’operazione da parte della polizia tedesca. I servizi segreti europei già da anni parlano della pericolosità relativa alle infiltrazioni jihadiste nei Balcani.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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