Le autorità turche avevano già avanzate questa ipotesi, convinte che dietro l'attacco all'aeroporto Ataturk di Istanbul non potessero esserci altri che i jihadisti del sedicente Stato islamico (Isis).
Ora è la Cia ad aggiungersi a chi sostiene questa tesi, con il suo direttore John Brennan convinto che si debba guardare in quella direzione e non seguire altre piste, come quella dei curdi del Tak.
"Ci sono i segni distintivi della depravazione dello Stato Islamico", ha detto il numero uno della Central intelligence agency parlando al Council on Foreign Relations e facendo eco alle parole del premier turco Binali Yildirim, che parla durante la giornata di lutto nazionale dichiarata per oggi.
Sarebbero dunque i jihadisti del cosiddetto Califfato i responsabili della morte di 41 persone, con altre decine rimaste ferite.
Un commando che è entrato in azione nel principale scalo di Istanbul, hub di livello globale, entrando in azione grazie a un attentatore suicida che avrebbe fatto da ariete per i compagni.Tre sono le persone che si ritengono ancora in fuga, membri della cellula entrata in azione a Istanbul, che oggi si è risvegliata con altri morti per le sue strade.
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