Ilhan Omar, politica di origine somala ma naturalizzata statunitense, membro della Camera dei Rappresentanti del Minnesota ed eletta col Partito democratico, ha incitato i musulmani a “scatenare l’inferno negli Stati Uniti” e a “creare disagio alla popolazione”, come riportato domenica dal Washington Times. Un’esternazione che ha tutti le caratteristiche del cosiddetto “hate speech” e che ha scatenato il putiferio nell’opinione pubblica americana, con alcuni utenti sui social che ipotizzano persino l’incitamento al terrorismo.
Tutto ciò dal palco del Council on American-Islamic Relations (Cair) durante un evento di raccolta fondi a Los Angeles. Il Cair è un’associazione ben nota per essere stata inserita nella black list degli Emirati Arabi nel 2014 per legami con i Fratelli Musulmani e già più volte additata come sostenitrice del gruppo terroristico palestinese Hamas.
La Omar ha poi aggiunto: “Perché ecco la verità, ecco la verità: per troppo tempo abbiamo vissuto nel disagio di essere cittadini di seconda classe e francamente sono stufa e ogni singolo musulmano di questo Paese dovrebbe esserne stufo”.
La congressista islamica non ha poi perso occasione per attaccare il presidente Donald Trump, accusandolo di diffondere odio nei confronti dell’islam e arrivando persino ad affermare che il tycoon è parzialmente colpevole per l’attentato presso la moschea di Christchurch, in Nuova Zelanda.
La Omar era già finita nell’occhio del ciclone per aver accusato le lobby ebraiche di influenzare i politici statunitensi; affermazioni che avevano scatenato dure critiche da parte dell’opinione pubblica e dagli ambienti ebraici, preoccupati per le dichiarazioni della donna, definite come “antisemite”.
Gli stessi congressisti democratici avevano criticato le parole della Omar, non prendendo però in considerazione l’eventuale rimozione della donna dal suo ruolo nella House of Foreign Affairs Committee.
Ilhan Omar aveva anche invocato la chiusura della United States Immigration and Customs Enforcement (Ice), l’agenzia federale, parte del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti, responsabile del controllo della sicurezza delle frontiere e dell'immigrazione.
Secondo quanto illustrato dalla Omar sul proprio sito, Ice sarebbe un’agenzia “brutale, militarizzata e inaffidabile” e la giusta strategia da adottare in ambito immigrazione sarebbe quella di “accogliere gli immigrati negli Stati Uniti e fornirli di semplici e accessibili mezzi per diventare regolari” ma anche quella di “incrementare il numero di rifugiati e richiedenti asilo accettati negli Stati Uniti”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.