Dalla cabina di pilotaggio si riproduce esattamente la stessa dinamica. Ma questo è un simulatore di volo e a bordo per fortuna non ci sono 150 passeggeri diventati vittime di un pilota stragista che deliberatamente fa precipitare il volo (guarda qui).
A bordo il comandante Christian Yeates che da anni dirige il Flight Sim Center di Milano e che addestra giovani piloti. Il decollo è impostato esattamente come «l’originale». Il tempo reale sopra Barcellona è fedele, trasmesso dal satellite. Si va a Düsseldorf, tempo di volo stimato circa due ore. Purtroppo la Germanwings non arriverà mai a destinazione.
Si ripercorrono i momenti tragici con il simulatore. L’aereo sorvola il centro di controllo del traffico aereo di Marsiglia e il destino è già maledettamente segnato. Il copilota è già rimasto solo in cabina e ha avuto il tempo per bloccare la porta e lasciare fuori il comandante. Il piano omicida è già in atto. Le manovre di atterraggio sono partite. Dopo aver superato Marsiglia controllo (così si dice in gergo) inizia una rapida discesa. Tre, quattro mila piedi. Il comandante che si è già accorto della discesa allarmato torna verso la cabina. Inizia a quel punto la lunga, terribile agonia di un uomo che tenta disperatamente e fino alla fine di invertire la rotta del destino. Dentro il copilota è calmo e lucido. "L’autopilota è programmato per scendere a 3mila piedi al minuto", spiega Yeates.
Manca pochissimo all’impatto e sta finendo contro la montagna che è sempre più vicina. I computer urlano che sta succedendo qualcosa, di tirare su l’areoplano. Ma ormai l’aereo non può cambiare la sua altitudine». A questo punto i passeggeri capiscono tutto. Restano le registrazioni. E sono urla e grida.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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