I campi minati: potrebbero essere questi gli ultimi, micidiali, ostacoli che si frappongono fra i migranti e il sogno dell'Europa.
Se infatti, come tutto lascia pensare, i profughi bloccati dal muro ungherese anti-immigrati, dovessero dirigersi a ovest e dalla Serbia sconfinare in Croazia, potrebbero attraversare territori ancora infestati dalle mine disseminate nelle campagne fin dagli anni delle guerre di Yugoslavia.
Erano i primi anni novanta, quando nel conflitto fratricida tra Serbi e Croati, migliaia di ordigni vennero sparsi in tutti i Balcani. E alcuni sono ancora lì, sepolti nel terreno, tra i rifiuti, in prossimità delle strade.
Una fonte ufficiale dell'ufficio croato per lo sminamento ha dichiarato alla Reuters che il proprio dipartimento ha già inviato delle squadre di sminatori al confine orientale del Paese dopo l'allarme della polizia riguardo all'ondata di profughi che tra poco potrebbe invadere il territorio nazionale.Il ministero degli interni di Zagabria ha reso noto che sin da stamattina diverse centinaia di persone provenienti dalla Serbia hanno varcato il confine.
Spread maps showing minefields at CRO/SRB border & warn #refugees to only use highways & avoid walking cross fields pic.twitter.com/SKgZ6RKJXl
— MigrationAid Hungary (@MigrationAidHu) 16 Settembre 2015
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