Disastro Germanwings, la lettera di Lufthansa: “I passeggeri non hanno avuto paura di morire”

Lufthansa, casa madre di Germanwings, ha inviato una lettera ai parenti delle vittime dell’incidente aereo per informarli che i passeggeri non si sono accorti di nulla e, per questo, non hanno avuto paura di morire

Disastro Germanwings, la lettera di Lufthansa: “I passeggeri non hanno avuto paura di morire”

Non si sa se quello di Lufthansa sia stato un tentativo per attenuare le proprie responsabilità o se si sia trattata di una vera e propria gaffe. Quel che è certo è che l’azione intrapresa dalla compagnia tedesca ha sollevato un mare di polemiche e di indignazione.

Come riporta il Corriere della Sera, Lufthansa ha inviato una lettera ai parenti delle vittime del disastro della Germanwings che hanno fatto causa alla compagnia nella quale si legge che i passeggeri del volo fatto precipitare volontariamente dal copilota Andreas Lubitz sulle Alpi francesi il 24 marzo 2015 non si sono accorte di niente e, per questo, non hanno avuto “paura di morire”.

Nella terribile tragedia persero la vita tutte le 151 persone a bordo del velivolo. A seguito di lunghe e complicate indagini, si era scoperto che quello di Lubitz era stato un atto deliberato. Una sorta di omicidio-suicidio compiuto dal copilota di 27 anni che da tempo soffriva di problemi psichici e di un deficit della vista che non gli avrebbe mai permesso di superare gli esami medici per rinnovare la licenza di volo.

L’uomo, però, per paura di perdere il posto non aveva comunicato queste informazioni alla compagnia. I familiari delle vittime accusano Lufthansa, casa madre di Germanwings, di non aver fatto abbastanza per appurare le sue condizioni di salute del suo dipendente.

Tra le persone morte nello schianto dell’aereo vi sono anche il fratello e la nipote di Marlies Weiergräber, una combattiva 66enne di Krefeld in Renania Settentrionale-Vestfalia, che ha in corso un procedimento per il risarcimento dei danni morali con Lufthansa.

Come riporta la Bild, la compagnia ha scritto all’avvocato della donna affermando che i passeggeri non si sono resi conto di quanto stava succedendo. “Non è credibile che non si siano accorti di niente e che non abbiano avuto paura di morire”, ha dichiarato sconcertata la Weiergräber. “Ci sono abbastanza elementi che dimostrano il contrario”.

Le registrazioni degli ultimi minuti prima della tragedia catturati della scatola nera, infatti, proverebbero che quanto dichiarato da Lufthansa sia del tutto sbagliato.

Innanzitutto si sente il comandante dell’aereo dichiarare che Lubitz lo aveva chiuso fuori dalla cabina di pilotaggio. Poco dopo, ancora la voce del comandante che supplica il copilota: “Per l’amor di Dio, apri la porta”.

Sullo sfondo, inoltre, si sentono le grida di terrore dei passeggeri.

Poi il rumore provocate dal comandante che tenta di sfondare la porta con un’ascia e le sue disperate grida “apri questa maledetta porta”. Infine, le urla dei passeggeri pochi istanti prima del boato dell’esplosione.

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