Dai missili ai tank: ecco le nuove armi all'Ucraina

Negli ultimi giorni sono arrivate numerose armi dai Paesi occidentali a dar manforte all'esercito ucraino: dai missili ai carri armati, ecco le nuove forze a disposizione per contrastare i russi

Dai missili ai tank: ecco le nuove armi all'Ucraina

Le promesse sono state mantenute: si è fatto via via più incessante l'arrivo di armi agli uomini di Zelensky negli ultimi giorni. Numerosi video girati dagli ucraini in giro per il web hanno mostrato i famosi aiuti occidentali di cui si parla ormai da settimane. Per poter vincere in Donbass non basta la sola forza di volontà o di uomini capaci a difendere il territorio. Contro i russi di Putin, purtroppo, servono le armi almeno fin quando non ci sarà la tanto auspicata trattativa per mettere fine al conflitto e ripristinare una condizione di normalità. Ma quali sono questi aiuti delle ultime ore che stanno arricchendo gli ucraini?

Ecco i missili britannici

Come avevamo scritto su InsideOver, la Gran Bretagna ha appena consegnato a Kiev i missili Brimstone, molto potenti e in grado di avere anche una guida laser per mirare al bersaglio. Rispetto alle versioni precedenti, questi missili sono in grado di percorrere una distanza doppia. Un'altra spina nel fianco per i russi che sono sicuramente più vulnerabili grazie anche agli aiuti appena arrivati dalla Repubblica Ceca, ossia i lanciarazzi Grad come mostra il video pubblicato da Repubblica. Si tratta di uno dei più importanti in circolazione attualmente in grado di lanciare quasi 800 kg di testate in meno di 30 secondi: questo consentirà all'esercito ucraino di anticipare molte mosse degli avversari e colpire in maniera più "agile" e veloce, reattiva. I filmati con queste nuove armi circolano su tutti i social, da Twitter a Tik Tok.

I carri armati T-72M

Il fiore all'occhiello degli aiuti occidentali, però, sono probabilmente i tank T-72M: come abbiamo scritto sul Giornale.it, è un tipo di carro armato di produzione sovietica e datato 1969. Anche se la tecnologia non è propriamente, è una delle tipologie di tank più diffusi tant'é che vengono prodotti ancora adesso con meccanismi e tecnologie sicuramente più avanzate rispetto a tanti anni fa. Li ha consegnati la Polonia e serviranno per contrastare i più potenti T-90MS che possiedono i russi. Adesso si trovano sul fronte del Mar Nero e si oppongono all'esercito di Putin a Cherson.

Cosa succede con i cannoni

Come ricorda il quotidiano italiano, in Donbass sono già operativi i nuovi cannoni consegnati dagli Stati Uniti, quelli da 155 mm chiamati M777 come abbiamo visto sul nostro Giornale. Almeno il 90% dei quasi cento di questi cannoni sono già stati consegnati in concomitanza a 90mila proiettili. Dall'Olanda, invece, sono arrivati nelle ultime ore gli M113, mezzi corazzati che trasportano le truppe di fanteria di cui anche l'Italia dovrebbe inviarne alcuni anche se, come sappiamo, l'elenco è rimasto secretato per motivi di sicurezza.

Tra gli aiuti quasi certi che fornirà il nostro Paese, comunque, figurano anche i Panzerhaubitze 2000 (abbreviazione PzH 2000), semovente tedesco da 155 mm, "tra i più potenti sistemi di artiglieria convenzionale schierati dal 2010 in poi". Insomma, c'è di tutto tra le armi a disposizione di Zelensky per contrastare e provare a vincere quanto prima una guerra che, diversamente, potrebbe protrarsi molto, troppo a lungo.

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