Egitto, attacchi ai cristiani. A luglio sospese le attività nelle chiese

Per motivi di sicurezza nel mese di luglio le chiese egiziane "sospenderanno le loro attività": niente viaggi, conferenze e campi estivi

Egitto, attacchi ai cristiani. A luglio sospese le attività nelle chiese

La violenza degli estremisti islamici non provoca solo morti e distruzione. Fa molto di più. Volete un esempio? Nel mese di luglio le chiese egiziane "sospenderanno le loro attività" per motivi di sicurezza. Lo ha reso rivelato ad Aki-Adnkronos International una fonte ecclesiastica, precisando che tra le attività sospese figurano "i viaggi, le conferenze e i campi estivi".

Questa decisione arriva dopo che la comunità cristiana egiziana, sia al Cairo che in altre località, ha subito gravi attentati, tutti rivendicati dai terroristi del sedicente Stato islamico. "La sicurezza egiziana ci ha chiesto anche di non riunirci in gran numero davanti alle chiese dopo le preghiere", aggiunge la stessa fonte.

Intanto cinque poliziotti egiziani sono rimasti uccisi in un attacco messo a segno da uomini armati che hanno aperto il fuoco contro un checkpoint nella zona di Giza, circa 40 km a sud del Cairo.

L'attacco sinora non è stato rivendicato, ma in passato su assalti simili contro le forze di sicurezza ha messo la firma il gruppo armato islamista Harakat Sawa'd Misr (o movimento Hasam), una formazione relativamente nuova sulla scena egiziana.

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