Elezioni in Irlanda: avanti il centrodestra. Boom dei nazionalisti

In Irlanda exploit di Sinn Fein, che sfiora il pareggio con il Partito conservatore. Fine Gael, secondo gli exit pool, è comunque in testa

Elezioni in Irlanda: avanti il centrodestra. Boom dei nazionalisti

Le aspettative sono state rispettate: le elezioni politiche d'Irlanda, con ogni probabilità, racconteranno anche di un'affermazione dei nazionalisti. Per quanto a trionfare dovrebbe essere il partito conservatore.

Gli analisti politici avevano previsto come Sinn Fein potesse stupire. L'exploit, stando agli exit pool che sono appena stati riportati dall'Agi, c'è stato, ma non dovrebbe essere sufficiente ad impensierire le altre formazioni partitiche. Anche perché, rispetto ai pronostici, a Sinn Fein mancano almeno due-tre punti percentuali. E l'ipotesi primo posto sembra allontanarsi ogni secondo che passa. Fine Gael, ossia il principale partito di centrodestra del panorama partitico irlandese, dovrebbe infatti tagliare per primo al traguardo. Ma i nazionalisti sopracitati sarebbero a pochi passi da un pareggio o da un secondo posto.

Considerando la storia politica dell'Irlanda, entrambi i risultati suonerebbero come storici. Sinn Fein è stato infatti l'espressione politica diretta dell'Ira, l'organizzazione cui è appartentuo, tra gli altri, anche Bobby Sands, e che è nota per una serie di attentati terroristici. Leo Varadkar, che oggi guida l'esecutivo, può esultare: la sua leadership al governo non dovrebbe essere messa in discussione. Tutto dipenderà dagli accordi, che a questo punto potrebbero coinvolgere il partito oggi maggioritario e quello attualmente alla opposizione, ossia quello progressista e repubblicano.

La tornata è importante anche per la Brexit: il primo ministro irlandese, quello che verrà incaricato, dovrà vedersela con Boris Johnson da una parte e con le istituzioni sovranazionali europee dall'altra. I dodici mesi di trattativa che le parti hanno davanti saranno complessi. il Regno Unito, compresa l'Irlanda, usciranno dall'Unione europea. Il "come" però è da definire. I dati elettorali, comunque sia, narrano pure della crisi del bipolarismo: Fine Gael, se le rilevazioni statistiche fossero confermate, si assesterebbe attorno al 22.4%. Fianna Fàil, ossia il partito liberal-democratico e repubblicano, dovrebbe fermarsi al 22.2%. Spiccherebbe, quindi, quel 22.3% di Sinn Fein. Una percentuale che era attesa come possibile.

Per conoscere ogni dettaglio del quadro emerso bisognerà aspettare lo spoglio di tutte le schede.

Il confronto potrebbe anche durare per tutta la notte. Il distacco tra Fine Gael e Sinn Fein sembra essere davvero minimo.

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