In Europa un attentato ogni 20 mesi negli ultimi 20 anni: è la tragica media dal 1995 al maledetto venerdì 13 novembre scorso. 10 atti terroristici di cui 8 di matrice islamica (4 compiuti in Francia) che hanno causato la morte di 421 persone innocenti: bastano per mettersi in testa una volta per tutte che quella dichiarata al Vecchio Continente è una guerra di religione?
1) Come in un circolo vizioso, la saga dell'orrore comincia proprio nella capitale francese: 25 gennaio 1995, implode la fermata della metropolitana di Saint-Michel. L'ordigno provoca 8 vittime, dietro c'è la mano di estremisti algerini.
2) Irlanda del Nord, 15 agosto 1998: un'organizzazione affine all'Ira (Irish Republican Army) rivendica la morte di 29 cittadini di Omagh, nella provincia dell'Ulster, travolti dall'esplosione di un'autobomba.
3) Madrid, mega attentato dell'11 marzo 2004, il più sanguinoso mai accaduto finora in Europa: dieci esplosioni su quattro treni diversi, 191 morti e più di 2.000 feriti. Uno sterminio targato Al Qaeda.
4) Il 7 luglio 2005 quattro kamikaze sbarcano a Londra e si immolano a bordo di tre convogli e un bus, trascinando nell'aldilà 56 civili.
5) A Oslo, il 22 luglio 2011, l'estremista di destra Anders Behring Breivik uccide 8 persone innescando una bomba nei pressi della sede del governo norvegese e poi spara a 69 studenti di un campus estivo organizzato dal partito laburista sull'isola di Utoya.
6) Torniamo in Francia, 11 marzo 2012: Mohamed Merah, franco-algerino di fede musulmana, assassina 3 militari a Tolosa e a Montauban e otto giorni più tardi irrompe in una scuola ebraica freddando 3 studenti e una docente.
7) A Burgas, in Bulgaria, perdono la vita in un'esplosione 5 turisti israeliani il 18 luglio 2012. La pista porta agli Hezbollah.
8) Ebrei sempre nel mirino: 24 maggio 2014, nel museo ebraico di Bruxelles il franco-algerino Mehdi Nemmouche uccide 4 visitatori, di cui 2 israeliani.
9) Arriviamo al blitz congiunto dei fratelli Kouachi e di Amedy Coulibaly, inviati dell'Isis, nella redazione parigina di Charlie Hebdo il 7 gennaio 2015: 12 morti.
Due giorni dopo, nel supermercato kosher di Porte de Vincennes, le vittime sono 8.10) Infine, nella notte tra il 13 e il 14 novembre, i 130 defunti del teatro di guerra di Parigi. A chiusura di un cerchio che sembra infinito.
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