L'Europa verso l’obbligo vaccinale: cosa può cambiare

L'Europa si mobilita contro la variante Omicron e pensa sempre di più ad introdurre l'obbligo vaccinale: ecco quali sono i Paesi in prima linea e cosa accade in Italia

L'Europa verso l’obbligo vaccinale: cosa può cambiare

La diffusione della variante Omicron anche in Europa riaccende il dibattito su un tema mai accantonato ma che adesso torna prepotentemente d'attualità: obbligo vaccinale sì o no? I Paesi europei si dividono ma cresce il fronte di quelli che vogliono imporre la vaccinazione.

Qual è la posizione dell'Ue

La linea comune che i 27 Paesi avevano trovato la settimana scorsa in Commissione Europea sembra sgretolarsi da subito per colpa della nuova variante, arrivata in Europa quasi una settimana prima che il Sudafrica lanciasse l'allerta. Come riporta La Presse, il dato viene dall'Olanda dove l'istituto sanitario Rivm ha annunciato di avere individuato da alcuni tamponi due casi di Omicron che risalgono al 19 e al 23 novembre, mentre l'allarme del Sudafrica all'Oms risale al 24 novembre. Non è chiaro, però, se le due persone fossero arrivate o meno dall'Africa meridionale.

Germania, Austria, Grecia verso il sì all'obbligo

Come abbiamo visto sul Giornale.it, la Germania sta subendo la quarta ondata del Covid in maniera dirompente con decine di migliaia di contagi giornalieri e decine di morti ogni giorno: ad avanzare l’ipotesi di imporre per legge l’iniezione del vaccino anti-Covid sono il futuro cancelliere tedesco ed ex ministro delle Finanze socialdemocratico Olaf Scholz, e il suo prossimo vice, il copresidente dei Verdi, Robert Habeck. Restrizioni più forti anche per i non vaccinati ai quali potrebbe essere impedito l’ingresso negli esercizi commerciali non essenziali ad eccezione soltanto dei supermercati e farmacie.

L'Austria, attualmente in lockdown, ha già approvato l'obbligo vaccinale a tutta la popolazione dal 1° febbraio 2022: intanto, però, sta valutando di introdurre una legge con multe fino a 7.200 euro per chi si rifiuta di vaccinarsi dopo due solleciti. Dopo il primo no, invece, la multa sarebbe di 3.600 euro. Come abbiamo trattato, il ministro austriaco per la Salute, Wolfgang Mueckstein, l'ha definita una norma "senza alternative" dal momento che nel Paese la soglia dei vaccinati non raggiunge nemmeno il 70%. L'unica incertezza riguarda il pagamento degli importi che potrebbero essere adattati in base alla fascia di reddito del singolo no vax.

Sulla stessa lunghezza d'onda troviamo anche la Grecia, il cui obbligo vaccinale sarà operativo dal 16 gennaio 2022 ma soltanto per la popolazione over 60. Come l'Austria, anche la nazione ellenica introdurrà una multa per i no vax ma sicuramente più "morbida": 100 euro al mese fino a quando non ci si deciderà di vaccinarsi. I fondi andranno agli ospedali greci in prima linea contro il Covid-19. "Non è una punizione, la definirei una tassa sanitaria", ha affermato il premier Kyriakos Mitsotakis come si legge sul Corriere.

Europa divisa su voli e variante

Divergenze di vedute anche sui voli provenienti da Paesi europei ed extra-Ue: il Portogallo, ad esempio, ha già imposto un tampone ai cittadini in arrivo dalle "zone rosse" indicate dall'Ecdc quali Olanda, Belgio, Irlanda e tutti i Paesi dell'Est. Tanti dubbi anche sulla variante Omicron, considerata "altamente trasmissibile" dai ministri della Salute che fanno parte del G7 in contrasto con quanto dichiarato dall'Oms la quale afferma di non avere "evidenze che sia più trasmissibile" di altre. Ansia anche sui vaccini: nonostante i laboratori siano attivi h24 per "aggiornare" i vaccini ad Rna messaggero (Pfizer e Moderna), nell'attesa ci si vaccinerà con un siero "vecchio" ma non per questo non efficace. I dati che vengono da Israele, infatti, fanno ben sperare perché la dose booster (terza dose) coprirà efficacemente anche contro Omicron anche se l'ad di Moderna, Stéphan Bancel, ha dichiarato al Financial Times che i "vaccini esistenti sono molto meno efficaci contro Omicron" facendo crollare le borse. Chi avrà ragione? Al momento, in ogni caso (ed in contrasto ai pessimisti), la variante Omicron non desta alcuna criticità particolare e non è stato registrato alcun aumento di casi gravi rispetto alla variante Delta tutt'ora dominante.

Cosa succede in Italia

Il nostro Paese ha già introdotto, come abbiamo visto, l'obbligo del vaccino per forze dell'ordine e personale scolastico oltre ai sanitari. E poi si "blinda" con il super green pass in vigore dal 6 dicembre al 15 gennaio (prorogabile), grazie al quale vaccinati e guariti potranno accedere a tutte le attività per il momento aperte anche ai tamponati.

Viceversa, con il green pass da tampone si avrà accesso soltanto al proprio posto di lavoro e ai trasporti ma si verrà esclusi da tutte le attività ludiche e ricreative anche in zona bianca: discoteche, bar e ristoranti al chiuso, eventi sportivi, spettacoli e cerimonie.

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