In una sera di maggio del 1976, sono a una festa a Jacksonville, in Florida. In un appartamento poco distante, nelle stesse ore, una donna viene uccisa e un'altra ferita gravemente. Dopo poco Clifford Williams Jr. e suo nipote Hubert Nathan Myers finiscono in carcere. La donna sopravvissuta alla sparatoria li identifica come gli assassini.
Clifford e Hubert si difendono, ma nessuno crede in loro e controlla il loro alibi. Così i due vengono condannati all'ergastolo. Secondo il giudice, avrebbero ucciso per motivi legati ad alcuni debiti di droga. Come riporta il Corriere, la decisione del tribunale si basa però solo sulla testimonianza della donna sopravvissuta.
Quando, nel 2001, la testimone viene a mancare, zio e nipote si rivolgono alla Conviction Integrity Review Unit per cercare i possibili errori giudiziari. "Non crediamo nella correttezza di questa condanne", ha detto il procuratore Melissa W. Nelson dopo aver analizzato il caso.
Ora, dopo quasi 43 anni da quella terribbile notte che li ha visti finire in prigione, i due sono liberi di tornare a casa.
Secondo quanto prevede la legge della Florida, chi è stato
ingiustamente incarcerato (e non ha precedenti penali) ha diritto a un risarcimento da 50mila dollari l'anno fino a due milioni. Oggi Clifford e Hubert hanno 76 e 61 anni e possono finalmente godersi la loro libertà.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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