"Via il sesso dalle carte d'identità": Altra follia dei talebani dell'inclusione

Nel nuovo disegno di legge pro-trans proposto dal governo, spariscono tutti i riferimenti alla realtà biologica sulle carte d'identità e vengono concessi cambi di sesso illimitati

"Via il sesso dalle carte d'identità": Altra follia dei talebani dell'inclusione

Il paradosso dei nostri giorni è che nel nome dell'inclusione si vogliono cancellare le differenze. Con il pretesto di non offendere questa o altra minoranza, il politicamente corretto vuole appiattire tutto, quasi fossimo degli automi. Esempio? Affermare che il sesso è una realtà biologica di questi tempi equivale, secondo gli ultra-progressisti, a diffondere oddio e negare l'identità delle persone "non binarie". Lo sanno bene donne coraggiose come la scrittrice J. R Rowling e la docente di filosofia Kathleen Stock, entrambe gravemente minacciate e "bullizzate" per aver messo in discussione l'ideologia transgender. Per loro non c'è stata alcuna solidarietà da parte della sinistra identitaria, che predica tolleranza e rispetto solo per gli adepti della nuova religione politicamente correttissima.

Belgio, via il sesso dalla carta d'identità

E sempre in nome di questa religione laica, in nome del progresso in Belgio il governo ha deciso di far qualcosa che nessuno in Europa aveva ancora osato sperimentare, facendo sparire il sesso dalla carta d'identità, ancora una volta per andare incontro in modo ossequioso ai dogmi dell'ideologia transgender. Come riporta Brussels Times, il genere scomparirà presto dalle carte d'identità belghe per fermare "l'esclusione delle persone non binarie". Con la legge pro-transgender del 2019, le "persone non binarie" – che non si identificano né come uomini né come donne – non potevano infatti registrarsi come tali sulla loro carta d'identità, con il risultato che la Corte Costituzionale ha parzialmente annullato la legge per incostituzionalità: così il governo deciso a trovare una soluzione. In un primo momento, l'esecutivo aveva pensato di inserire il genere "x" sulla carta d'identità - un po' come accade in Germani e in altri Paesi europei - salvo poi decidere di eliminare ogni riferimento alla realtà biologica. Non sia mai che qualcuno si senta offeso. Il progetto di legge è stato preparato dal ministro della Giustizia Vincent Van Quickenborne, dal ministro degli Interni Annelies Verlinden e dal segretario di Stato per le Pari Opportunità Sarah Schlitz.

Cambi di sesso illimitati

Il disegno di legge tocca anche un secondo "problema" individuato dalla Corte Costituzionale relativo alla legge transgender del 2019, che attualmente consente di fatto un solo cambio di sesso: per ogni cambiamento successivo la pratica burocratica diventa - giustamente - più complessa e un secondo cambio di sesso viene concesso solo in casi del tutto eccezionali. Questo secondo i giudici della Corte Costituzionale discrimina però le persone "gender fluid", ovvero le persone con una identità di genere che "varia nel tempo".

Il nuovo disegno di legge pertanto vuole pertanto rendere di fatto illimitato il numero dei cambi di genere per tutti i cittadini belgi. Come se sottoporsi a continue operazioni di cambio di sesso fosse una passeggiata di salute.

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