Mentre a Skhirat, in Marocco, viene siglata la prima firma dell’accordo sul governo di unità nazionale della Libia, gli Stati Uniti preparano la strada per una nuova offensiva militare. Nelle ultime ore un aereo delle forze speciali americane è atterrato in Libia dove i tagliagole dello Stato islamico stanno puntando verso est per prendersi i pozzi petroliferi. L'account twitter di Oryx Blog, famoso blogger che segue questioni militari, e il comando dell’aviazione libica hanno documentato, con tanto di fotografie, un nucleo di uomini in abiti civili nella base di al Watiya.
L'Isis sta avanzando nell'est libico minacciando Harawa, Nufaliya e Bin Jawad. L'obiettivo è piantare le bandiere nere del Califfato nell'area di Ajdabiya, la porta verso i campi della mezzaluna petrolifera, a metà strada tra Bengasi e Sirte. In maniera per nulla ufficiale, l'Italia sarebbe già in Libia con un manipolo di uomini delle forze speciali che starebbero preparando un possibile intervento militare. La conquista di queste aree farebbe compiere all'Isis un salto di qualità nella sua strategia. Secondo fonti dell'intelligence americana, Sirte potrebbe infatti diventare la nuova base del gruppo dirigente dello Stato islamico che, per sfuggire ai bombardamenti della coalizione internazionale in Medio Oriente, potrebbe ritirarsi proprio di fronte alle coste italiane. A muoversi per evitare il peggio è stato il Pentagono. Secondo Oryx Blog, forze speciali statunitensi sarebbero atterrate alle 6 della mattina del 14 dicembre. Un vero e proprio blitz per nulla coordinato con le autorità locali. Tanto che i militari sarebbero stati invitati a ripartire immediatamente. L'incidente diplomatico è stato confermato dallo stesso comando dell’aviazione libica che, però, non ha fatto trapelare alcunché su quale fosse il motivo della "visita".
I miliziani dell'Isis si trovano già alle porte di Ajdabiya. Le forze di Khalifa Haftar, alleate al governo di Tobruk, stanno cercando di impedire l'avanzata con una serie di raid aerei. Ma la situazione resta incandescende. Lungo la strada litoranea che porta ai checkpoint di confine passano la maggior parte delle operazioni militari che i tagliagole dell'Isis lanciano ai Paesi vicini. Le immagini postate da Oryx Blog su Twitter mostrano un manipolo di soldati americani, un piccolo mezzo Polaris, usato di solito dalle Special Forces per azioni dietro le linee, e alcuni pick up. "Il velivolo è un C 146, versione modificata del Dornier 328 - spiega Guido Olimpio sul Corriere della Sera - si tratta di modello che il Pentagono impiega per missioni 'coperte' in tutto il Medio Oriente". Secondo i dati di FlightRadar24, capita che il C 146 transiti molto spesso dagli aeroporti italiani su una rotta tra la Germania e il Nord Africa.
Non è infatti un mistero che, a causa dei conflitti in Siria e in Libia, il Pentagono abbia intensificato la presenza Sof nello scacchiere mediorientale e le attività di intelligence per prevenire nuovi attacchi terroristici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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