Francia, Parigi pronta all'estradizione dei terroristi italiani

Il governo francese sta ultimando le carte per concedere l'estradizione dei 13 terroristi italiani, molti dei quali accusati di omicidio e fin qui protetti oltralpe dalla “dottrina Mitterrand”

Francia, Parigi pronta all'estradizione dei terroristi italiani

Il governo francese starebbe ultimando le carte per concedere l'estradizione dei 13 terroristi italiani fin qui protetti in Francia dalla "dottrina Mitterrand”.

In altre parole, sta per andare in frantumi quella particolare politica che, a partire dal 1985, ha concesso fino a oggi il diritto di asilo in territorio francese a un buon numero di criminali italiani scappati oltralpe per sfuggire alle maglie della giustizia.

Parigi è pronta a restituire all'Italia diverse persone, alcune delle quali accusate anche di omicidio. A riferirlo è il quotidiano Le Parisien, citato da Repubblica, che sottolinea come l'atteggiamento delle autorità francesi stia cambiando: il principio dell'impunità in cambio della rinuncia alla lotta armata ideato dall'allora presidente Francois Mitterrand è agli sgoccioli.

Cosa è cambiato?

L'Italia ha ratificato, con un ritardo di venti anni, la convenzione di Dublino sull'estradizione. Dunque i ministeri francesi dell'Interno e quello della Giustizia hanno ripreso tra le mani i dossier dei terroristi richiesti da Roma e fin qui rimasti al sicuro in quel di Parigi.

Il testo in questione, entrato in vigore lo scorso novembre, mette sul tavolo una novità sostanziale. La stampa francese spiega infatti che con quel documento “non si applica più nei confronti dei terroristi la legge del Paese che li ospita ma quella del Paese in cui sono stati condannati”.

In questo modo la prescrizione per i reati di terrorismo diventa più lunga, proprio come sancisce la legge italiana. Morale della favola: Parigi non può più rifiutarsi di consegnare al nostro Paese i terroristi condannati.

I latitanti che rischiano l'estradizione in Italia

L'elenco dei latitanti è piuttosto corposo. Tra coloro che rischiano l'estradizione troviamo Giorgio Pietrostefani, mandante dell'omicidio del commissario Luigi Calabresi e condannato a 22 anni di carcere con l'accusa di concorso morale in omicidio, Raffaele Ventura, e Narciso Manenti.

L'unica eccezione dovrebbe essere quella della brigatista Rossa Marina Petrella, condannata nel processo Moro ter e per l'omicidio di un poliziotto. Petrella era stata fermata nel 2007 dagli agenti francesi e la corte d'appello di Versailles aveva disposto la sua estradizione. Mai eseguita a causa dell'aggravarsi dello stato depressivo della donna.

In ogni caso le autorità francesi dovranno tener conto delle complicate situazioni di salute dei latitanti.

I quali, ribadiscono i rispettivi legali, hanno ormai chiuso con il passato, si sono perfettamente reinseriti nella società e hanno acquisito il diritto a non scontare la pena in Italia.

La situazione, tuttavia, potrebbe presto cambiare.

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