I contagi aumentano e le terapie intensive sono in affanno, ma in Francia la quarantena si accorcia. Da 14 giorni a sette. Ad annunciarlo un tweet del ministro della Salute, Olivier Véran, c. Il consiglio scientifico della Francia starebbe valutando la riduzione dell'isolamento per le persone risultate positive al coronavirus. Ma il via libera formale dovrebbe arrivare in occasione del "consiglio di Difesa di venerdì", il che "ci darà un po' di tempo per consultare altri esperti sull'attuazione della misura", ha aggiunto il ministro su France Inter.
La spiegazione sarebbe sia medica che pragmatica. Infatti, spiega Véran, la contagiosità massima si concentrerebbe nei primi cinque giorni dopo l'apparizione dei sintomi o che seguono la positività di un tampone. In seguito si sarebbe molto meno contagiosi e dopo una settimana la carica virale sarebbe molto debole. Non solo. L'accorciamento della quarantena, secondo il ministro, incentiverebbe "una migliore adesione" alla regola che la maggior parte dei francesi non rispetta. Dietro la decisione, assicura, non ci sarebbero "ragioni di priorità economica".
Le conseil scientifique considère possible de réduire la mise à l'abri de 14 à 7 jours dans certaines situations, sans augmenter les risques face au #COVID19. Une évaluation complète est en cours, et le Conseil de défense et de sécurité nationale sera saisi dès cette semaine. pic.twitter.com/x3sxnJDyXH
— Olivier Véran (@olivierveran) September 8, 2020
Intanto in Francia la curva dei contagi continua a preoccupare. Nella giornata di ieri si sono registrati oltre 4 mila nuovi casi di Covid 19, mentre nei due giorni precedenti sono stati segnalati picchi di 7mila e 9mila infezioni (25 mila in tre giorni). Le "zone rosse" sono salite a sette e anche sul fronte ospedaliero ci sono i primi segnali di allerta. A Marsiglia sui 70 posti letto di terapia intensiva già 67 sono occupati. Lo ha twittato il presidente della Commissione medica degli ospedali di Marsiglia, Dominique Rossi. "La situazione è tesa, ma non così grave come al culmine della prima ondata, quando il dipartimento di Bouches-du-Rhone ha avuto fino a 270 pazienti Covid in terapia intensiva", ha però precisato Rossi.
A livello nazionale le persone ricoverate in terapia intensiva sono 473, di cui 46 nelle ultime 24 ore. Il 67% si concentra nelle regioni Ile de France, Auvergne-Rhône-Alpes, Hauts-de-France, Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Dall'inizio della pandemia i casi in Francia sono 347.267 con 30.730 decessi. Per facilitare il rintracciamento dei positivi, da domani saranno disponibili i test rapidi. Ad annunciarlo sempre il ministro francese della Salute intervistato da France Inter.
"Questa settimana – ha detto – nell’Ile-de-France dovremmo cominciare a dispiegare test antigenici, che sono test rapidi si attende 15 o 20 minuti e abbiamo il risultato". Mentre per la riduzione della quarantena bisogna attendere. La decisione è ancora appesa alle valutazioni del consiglio di Difesa.
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