Colpo di scena nella politica francese. L'ex premier socialista, Manuel Valls, fa sapere che al primo turno delle presidenziali voterà per il candidato indipendente Emmanuel Macron. Si tratta di un tradimento vero e proprio del "cavallo" della sinistra, Benoit Hamon, che ha vinto le primarie del Partito socialista battendo lo stesso Valls (58% contro il 41%). Ma perché Valls è arrivato a tanto? L'ex premier osserva che è necessario non prendere "alcun rischio" rispetto al Front National. "Non è un'adesione - spiega - è una scelta della ragione".
Valls insiste molto su questo concetto: "Non è il momento della discussione". Ed ha aggiunto che non farà campagna per il leader di En Marche. "Non è questo il punto. Il punto è la Francia e ciò che vogliamo per gli anni a venire". Valls ha poi ricordato che al momento Macron "non si è qualificato per il ballottaggio". E quindi il rischio è altissimo per il centrosinistra. Ma la speranza è l'ultima a morire e, come sottolinea l'ex premier, "i giochi non sono fatti, contrariamente a quanto ci dicono. Né per il primo turno, né per il ballottaggio",
Parlando di queste "elezioni folli" Valls ha citato il "fallimento della strategia di Benoit Hamon" e il "crollo morale della candidatura di François Fillon" che - ha osservato- fanno aumentare i rischi di una vittoria di Marine Le Pen. Poi la stoccata: "Sono convinto del fatto che il Fn sia molto più in alto di quanto sostengano i sondaggi". A sottolineare, maliziosamente, il fatto che quelli che circolano sulla stampa non sono veritieri.
Macron ovviamente ringrazia Valls.
E togliendosi un sassolino dalla scarpa, bacchetta la sinistra: "Credo che questo rifletta quanto avevo indicato alcuni mesi fa, e cioè che le primarie non erano in grado di riunire l'insieme della sinistra", come dimostra anche il fatto che "i socialdemocratici e le donne e gli uomini della sinistra responsabili sono pronti a prendere parte ad un approccio che è il mio"."Chi sta con Macron non è più nel Partito socialista", attacca il segretario Jean-Christophe Cambadelis in una lettera ai militanti
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.