Violenze, atti vandalici, molestie sessuali e lanci di bottiglie, rifiuti e pietre contro la polizia. Questo il drammatico resoconto della festa popolare nella cittadina di Schorndorf, nella regione del Baden-Württenberg, che si è trasformata in un vero e proprio incubo per la popolazione e per la polizia locale, intervenuta per sedare le violenze. A detta della polizia intervenuta sul posto, e di fonti interne citate dalla stampa locale, le molestie sessuali e le conseguenti violenze con la polizia avrebbero avuto come protagonisti in larga parte decine di immigrati, ma ancora non si è in grado di comprendere se fossero rifugiati o residenti. Per quanto riguarda almeno due casi di molestie sessuali, le cui vittime sono state due ragazze di diciassette e venticinque anni, le indagini della polizia si stanno concentrando su tre afghani di età compresa tra diciotto e venti anni e un iracheno di venti anni, ed è già scattata la denuncia. Sugli altri casi, c’è ancora il silenzio da parte delle autorità.
Il portavoce della polizia intervenuta sul luogo delle violenze ha confermato al quotidiano tedesco Bild che “la violenza contro la polizia è stata spaventosa”. Decine di agenti contusi, centinaia i feriti tra i partecipanti alla festa. Nella notte, alcuni gruppi di teppisti, molti composti di bande di ragazzi immigrati, hanno invaso le strade della città e hanno devastato le auto della polizia e terrorizzato la popolazione locale girando per le strade con coltelli e varie armi di fortuna. E così, la festa che ogni anno si svolge nei pressi del castello, e che raccoglie migliaia di giovani da tutta la provincia, si è trasformata per i cittadini del posto in un vero e proprio inferno. E colpisce soprattutto per il luogo, Schorndorf, nel prospero Baden-Württemberg, una cittadina in cui sono registrati circa 700 rifugiati e, secondo le autorità locali, ritenuta un modello virtuoso di accoglienza d’integrazione.
Non è la prima volta che in Germania, negli ultimi anni, le feste locali si trasformano in campi di battaglia ma soprattutto in luoghi di abusi e molestie sessuali. Quella del castello di Schorndorf è soltanto l’ultimo di molti casi, tra cui il più clamoroso fu quello del capodanno di Colonia. Nella notte di San Silvestro per festeggiare l’arrivo del 2016, furono milleduecento le donne vittime di molestie, abusi o anche di vere e proprie violenze sessuali per le vie delle città, perpetrate in larga parte da gruppi di uomini di cui la maggior parte di origine straniera. Secondo l’inchiesta della polizia federale, quasi tutti gli aggressori di quella notte erano di origine nordafricana, arrivati in Germania nel 2015con le politiche di accoglienza promosse dalla Cancelliera Angela Merkel. I risultati delle indagini compiute dalla polizia, costrinsero il governo tedesco a rivedere le politiche migratorie, imponendo controlli più rigidi e diminuendo il tetto di arrivi.
Adesso, con le violenze denunciate a Schorndorf, la Germania teme che si possa tornare indietro di un anno e mezzo, e rivivere quell’ondata di violenze che si sperava di aver definitivamente dimenticato. La polizia federale ha immediatamente attivato una task force congiunta con il ministero per giungere il prima possibile alla conclusione delle indagini e all’individuazione dei colpevoli. La volontà del governo tedesco è quella di chiudere nel modo più rapido possibile le indagini, anche per evitare di dover presentarsi di fronte al proprio elettorato con l’ennesima falla nel sistema di sicurezza e dell’integrazione promosso da Angela Merkel.
Le elezioni sono alle porte, e, seppure sembra che l’elettorato della CDU di Merkel sia molto ampio e in grado di garantire una larga vittoria al partito cristiano-democratico, episodi come questo possono avere conseguenze importanti, soprattutto a destra.
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