Gioco erotico finisce male: 17enne muore impiccato

Il ragazzo morto impiccato al termine di un gioco erotico avrebbe rivelato agli amici, ha accertato la polizia, di sentirsi “annoiato”

Gioco erotico finisce male: 17enne muore impiccato

Un 17enne inglese è morto impiccato per compiere un “gioco erotico”. Questa tragica notizia è stata diffusa venerdì dalle testate britanniche, che hanno identificato la vittima con lo studente Joshua Deacon, da tutti descritto come “amorevole e gentile”. Il giovane è stato trovato senza vita sul pavimento della sua stanza e, in base alle prime ricostruzioni, avrebbe tentato un gioco erotico, chiamato proprio asfissia autoerotica, ma qualcosa sarebbe andato storto e il giovane è morto soffocato. L’incidente mortale si è verificato nella città di Stoke-on-Trent, nel nord dell’Inghilterra.

A lanciare per primo l’allarme sulla scomparsa del 17enne è stato un suo amico, a cui, a detta degli inquirenti, la vittima aveva probabilmente accennato l’intenzione di mettere in pratica quel gioco pericoloso. L’amico in questione avrebbe più volte cercato di mettersi in contatto con Joshua, ma, visto che quest’ultimo non rispondeva al cellulare, decideva di avvertire familiari e conoscenti del ragazzo. Di conseguenza, i genitori del 17enne si mettevano subito sulle tracce dello studente e, una volta arrivati a casa, avrebbero fatto la macabra scoperta: il 17enne era in una stanza buia disteso sul pavimento, morto per soffocamento.

Dalle prime indagini fatte dalle forze dell’ordine esaminando il cellulare e il computer portatile della vittima, è emerso che Joshua, nei giorni scorsi, aveva salvato l'indirizzo di un sito web pornografico e aveva anche effettuato una ricerca relativa allo strangolamento. Continuando a investigare, gli agenti hanno inoltre accertato che il ragazzo impiccatosi aveva già messo in pratica delle iniziative autolesioniste, ma, ascoltando suoi amici e parenti, nessuno avrebbe mai pensato che il 17enne potesse essere attratto da giochi erotici potenzialmente mortali.

Gli inquirenti sono attualmente giunti alla conclusione che il ragazzo avrebbe più volte manifestato di recente agli amici la volontà di farla finita.

Un amico della vittima ha infatti raccontato ai poliziotti che, lo scorso 30 novembre, Joshua gli avrebbe rivelato di aveva ingerito diverse pillole di paracetamolo poiché “era annoiato”. Dietro tale dichiarazione del 17enne, unita alle sue precedenti pratiche di autolesionismo, vi sarebbe stata, ha dedotto la polizia, la volontà del ragazzo di farla finita.

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