Asse Usa-Turchia per armare i ribelli siriani. Washington e Ankara hanno firmato un accordo per addestrare ed equipaggiare l’opposizione siriana, impegnata a combattere sia il Califfato che il regime di Damasco. Obama ed Erdogan hanno infatti un secondo nemico in comune, Bashar al Assad. Così l’intesa, dopo mesi di pianificazione, è stata firmata nella capitale turca dall’ambasciatore statunitense John Bass e Feridun Sinirlioglu, sottosegretario del Ministero degli Esteri turco.
Le forze ribelli siriane fungono dunque da alleato sul campo contro i jihadisti di Abu Bakr al Baghdadi. Secondo quanto dichiarato da un funzionario Usa alla Reuters, nei prossimi mesi saranno create basi logistiche e strutture di formazione militare anche in Giordania, Arabia Saudita e Qatar, avamposti decisivi per la controffensiva all’avanzata dell’Isis. L’operazione dovrebbe scattare a inizio marzo nella base turca di Kirsehir, coinvolgendo inizialmente centinaia di combattenti siriani. L’obiettivo prefissato è riuscire a formare 5mila uomini all’anno, per tre anni, così da avere un esercito in loco pronto a contrapporsi ai tagliagole.
E la Turchia, già da tempo, sostiene i peshmerga curdi nel nord dell’Iraq, dove sono in guerra con le milizie dello Stato Islamico. Una fonte dell’United States Central Command – scrive la Bbc – anticipa l’operazione di riconquista di Mosul, caduta nelle mani del Califfato a giugno 2014. La controffensiva congiunta dovrebbe scattare in Primavera, ad aprile o maggio.
Ci sarebbero infatti tra i 20 e i 25mila combattenti curdi e iracheni pronti a liberare la città del nord Iraq attualmente in mano ad almeno mille uomini di al Baghdadi. Il tutto sotto la guida della coalizione internazionale e degli States, che coadiuveranno gli sforzi con la flotta aerea e, all’evenienza, truppe di terra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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