850 milioni di euro al giorno: quanto costa a Putin la "sua" guerra

Le spese maggiori riguardano gli armamenti più sofisticati. Dallo scorso aprile il Cremlino ha investito oltre 60 milioni di euro

850 milioni di euro al giorno: quanto costa a Putin la "sua" guerra

Si sta rivelando infruttuoso per la Russia il conflitto scatenato in Ucraina. Il presidente Vladimir Putin, che sperava in una guerra lampo e indolore per il suo popolo, è stato nettamente smentito dai fatti, poiché le perdite accumulate riguardano sia le vite umane sia l’aspetto economico. Un vero salasso per i russi che hanno perso in battaglia circa 27mila soldati. Considerando anche i feriti, il numero delle vittime sale notevolmente, fino ad arrivare a quota 60mila. Il perdurare del conflitto, inoltre, sta provocando anche problemi finanziari e non solo per le sanzioni nei confronti della Russia decretate dagli Stati Uniti e dai Paesi d’Europa.

Come riporta il Messaggero, la rivista americana Newsweek ha elencato le perdite dei russi, circa 850 milioni di euro al giorno per sovvenzionare le operazioni di guerra. Facendo un conto molto semplice, da quando sono iniziati i bombardamenti Mosca ha investito oltre 60 miliardi di euro. Una cifra enorme che è servita a finanziare gli stipendi dei militari, l’utilizzo delle armi, oltre a garantire le riparazioni dell’equipaggiamento dei soldati. I costi maggiori, in ogni caso, riguardano gli armamenti più importanti, come i missili e altri strumenti di ultima generazione usati dall’esercito russo per forzare la difesa delle truppe ucraine.

A differenza del presidente Volodymyr Zelensky, lo zar Putin non riceve gli aiuti dei Paesi occidentali e a poco potrà servire anche il sostegno di Cina e India. Il pericoloso prolungamento della guerra potrebbe avere conseguenze nefaste sulle tasche del popolo russo, fino ad arrivare al rischio della crisi economica. Nel 2022, in Russia, l’inflazione è destinata a crescere tra il 18 e il 23% e il Pil potrebbe calare al 12% creando disagi per i cittadini. Ecco perché il Cremlino vorrebbe accelerare l’azione militare in Ucraina, ma ormai la situazione è paragonabile a un cane che si morde la coda.

Più passa il tempo, infatti, e più il morale dei soldati russi si abbatte. Si tratta di una corsa contro il tempo e sarà proprio quest’ultimo a decidere le sorti di un conflitto che sta creando danni un po’ a tutti.

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