Niente gonna, siamo indiani. Sembrerebbe uno scherzo, ma il ministro del Turismo dell'India, Mahesh Sharma, ha dichiarato che i turisti stranieri in visita nel subcontinente devono prestare particolare attenzione all'abbigliamento per non urtare la sensibilità locale e al tempo stesso per non esporsi a pericoli.
Nel mirino, soprattutto, finirebbero le donne. Facendo riferimento ad un kit di benvenuto distribuito ad alcune turiste straniere arrivate nella città di Agra (sede fra l'altro del celeberrimo Taj Mahal, ndr), il ministro ha spiegato che "vi è una lista di cose da fare e da non fare".
Ad esempio, è meglio evitare comportamenti a rischio: intraprendere passeggiate notturne in solitaria o... indossare la gonna! "Per la loro stessa sicurezza, le turiste straniere non dovrebbero indossare abiti succinti o gonne... la cultura indiana è molto diversa da quella occidentale", ha spiegato serafico il ministro. Che fra l'altro suggerisce alle viaggiatrici non indiane di "fotografare la targa di tutte le automobili su cui salgono, per poi mandare la foto a una persona fidata".
Le dichiarazioni del ministro, però, hanno suscitato aspre polemiche nel dibattito culturale indiano, con diverse associazioni per l'eguaglianza di genere che si sono espresse contro quella che è stata definita una "cultura che addossa le colpe delle violenze alle donne".
Ogni giorno, ricorda il quotidiano britannico The Guardian,
una media di 92 donne vengono violentate nel subcontinente, sopratutto nelle aree rurali. Negli ultimi anni, peraltro, non sono mancati nemmeno i casi di aggressioni a cittadine di nazionalità straniera.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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