"L'accordo minaccia noi e i nostri vicini. Non sto cercando di distruggere l'intesa, sto cercando di distruggere una cattiva intesa". Benyamin Netanyahu ribadisce con fermezza la propria contrarietà all'accordo firmato con l'Iran sul nucleare. E lo fa rivolgendosi agli americani e al Congresso, che invita ad agire per non lasciare aperta a Teheran la strada verso la bomba.
In una intervista alla Nbc, il premier israeliano spiega che l'accordo raggiunto è un "sogno" per Teheran e "un incubo per il resto del mondo". All'Iran viene lasciata una "vasta infrastruttura nucleare" e l'intesa non fa altro che portare nuove risorse nelle casse dello Stato per finanziare il terrore. "Nessuna centrifuga viene distrutta", mette in evidenza Netanyahu precisando che il rischio è che l'accordo faccia scattare una corsa "alle armi negli Stati sunniti" e "una corsa alle armi nucleari in Medio Oriente".
Chiedendo ulteriori sanzioni invece della loro graduale rimozione, Netanyahu ribadisce di preferire una soluzione diplomatica a una militare. "In una situazione ideale, non dovrebbero esserci Paesi che cercano di annientare lo Stato di Israele e che lo dicono apertamente - dice rivolto agli americani - il vero problema in Medio Oriente non è la democrazia di Israele che ha mostrato responsabilità, ma paesi come l'Iran che puntano alle armi nucleari con l'esplicito obiettivo di annientarci, ma anche quello di conquistare il Medio Oriente e minacciarvi".
Le parole di Netanyahu arrivano mentre il Congresso si appresta a valutare l'accordo, con i repubblicani scettici sull'intesa e i
democratici che temono ripercussioni sulla campagna elettorale. Ma l'accordo - secondo la presidente della commissione Intelligence del Senato, Diane Feinstein - non minaccia la sopravvivenza di Israele.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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