Un jihadista britannico ha raggiunto i combattenti dello Stato islamico, in Siria, ma è tornato indietro perché, tra le difficoltà trovate, non riusciva a sopportare il freddo, oltre al cibo che gli veniva dato. Lo strano caso di M.U, residente nel quartiere londinese di Barking (est della capitale), viene rilanciato dalla stampa britannica. L'uomo si era unito ai terroristi ma dopo poco è caduto in depressione per le difficili condizioni di vita, la mancanza di elettricità e il "troppo freddo". Così il jihadista ha deciso di tornare in patria e, una volta arrivato nel Regno Unito, è stato arrestato e condannato a sette anni di carcere.
Il jihadista pentito ha raccontato ai giudici di essere arrivato a "odiare il cibo" fornito dai terroristi. giudicato "insapore", e di non essere riuscito a sopportare lo stile di vita del Paese mediorientale, giudicato troppo spartano.
Dopo aver ammesso la propriacolpevolezza di fronte alla giuria del tribunale di Woolwich, l’uomo, fermato all’aeroporto di Gatwick nel dicembre del 2014, è stato condannato in base alle leggi antiterrorismo britanniche.
Durante il processo sono anche emerse alcune comunicazioni fra lui e alcuni suoi amici, in cui il jihadista londinese si lamentava pesantemente della sua condizione di foreign fighter e diceva ai suoi conoscenti che per fare il terrorista "è richiesta molta, molta pazienza".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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