Il secondo pilota del Su-24, abattutto ieri dall’aviazione militare turca, è vivo ed in salute, ed è stato portato in salvo nella base russa di Hmeymim, vicino a Latakia, “a seguito di una operazione di salvataggio durata 12 ore”.
Lo riporta il network russo di informazione Russia Today. Proprio il cronista di RT, Roman Kosarev, è stato il primo infatti, a mettersi in contatto con il pilota sopravvissuto all’abbattimento del jet russo. “Ci siamo visti a colazione”, riferisce Kosarev in un audio pubblicato dal canale russo. “A prima vista sembra stare bene e i dottori hanno detto che la sua salute è fuori pericolo”, ha continuato riferendosi alle condizioni del pilota.
Il corrispondente di RT ha confermato che il pilota è stato portato nella base russa “durante la notte”, dopo un'operazione di salvataggio congiunta, condotta con successo dalle forze siriane assieme alle forze speciali russe. Tutti coloro che hanno partecipato all’operazione di salvataggio, ha dichiarato il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu, sono stati ringraziati ufficialmente dal presidente Vladimir Putin.
La morte dell'altro pilota, provocata da colpi sparati da terra dai ribelli siriani mentre scendeva con il paracadute dopo essersi lanciato fuori dall'abitacolo del jet, sembra invece essere confermata da più fonti.
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