L'asse centrale Beijing e la rinascita dell'antica città

L’Asse centrale di Beijing lunga circa 7,8 kilometri copre l’antica città settentrionale e meridionale di Beijing: inizia da Porta Yongdingmen fino alla collina Jingshan e alle Torri della Campana e del Tamburo

L'asse centrale Beijing e la rinascita dell'antica città

L’oggetto della dichiarazione di Liang Sicheng è l’Asse centrale di Beijing, noto come la “spina dorsale culturale dell’antica città millenaria”. L’Asse centrale di Beijing lunga circa 7,8 kilometri copre l’antica città settentrionale e meridionale di Beijing: inizia da Porta Yongdingmen, passando per Zhengyangmen, Tiananmen, Palazzo della suprema armonia, fino alla collina Jingshan e alle Torri della Campana e del Tamburo, collegando perfettamente la città esterna, quella interna e la Città Proibita; è considerato un’opera esemplare che mostra la maturità dello sviluppo urbanistico della capitale cinese. Gli edifici principali disposti lungo l’Asse centrale con una simmetrica equilibrata e un preciso ordine formano uno spettacolare quadro panoramico. È la spina dorsale e l’anima dell’antica capitale di Beijing, rigorosa, neutrale, ordinata; incarna i valori del rispetto e dell’ordine e la fede nell’unità del cielo e dell’uomo, riflettendo così la cultura tradizionale cinese nell’architettura urbanistica.

Scintillare i gioielli della “spina dorsale” di Beijing

Nel 2011, la municipalità di Beijing ha avanzato la proposta di candidare il suo Asse centrale alla lista dell’UNESCO. Essendo un importante sito del patrimonio culturale lungo l’asse centrale, era in programma anche il restauro della Torre di guardia sopra la porta fortificata. Prima delle “Nove Porte della Capitale” (le “Nove Porte della Capitale” indicano le nove porte della città interna di Beijing della dinastia Ming e Qing), la Porta Zhengyangmen, o Porta Frontale, era costituita da una serie di costruzioni difensive e cerimoniali ed era anche la principale porta meridionale della città interna nelle dinastie Ming e Qing. Di grandi dimensioni e di alto livello architettonico, era in quell’epoca anche un percorso essenziale per gli eventi cerimoniali di Stato. Dopo una serie di lavori di investigazione e pianificazione e cinque turni di certificazioni ripetute da parte di esperti archeologici di livello nazionale, la pianificazione di restauro è finalmente volta al termine.

Nel corso del restauro, sono stati rispettati i principi di mantenimento delle materie prime, di conservazione della forma, sono state osservate le tecniche storiche, le procedure originali, in modo da restare il più possibile fedeli alle informazioni storiche. Ad esempio, le tegole non sono state totalmente sostituite, anzi, attraverso numerose verifiche ed osservazioni, gli esperti hanno rimosso soltanto quelle incomplete e quelle rotte e le hanno sostituite mantenendo le forme e i colori originari. Essendo questo luogo un habitat importante delle rondini di Beijing, questi uccelli nidificano e si riproducono qui da aprile alla fine di luglio e all’inizio di agosto di ogni anno, rendendolo un paesaggio naturale ed umanistico. Al fine di tutelare queste rondini che vivono sulla porta frontale, i lavori di restauro della struttura di legno della porta frontale sono stati posticipati e verranno ripresi solo dopo che le rondini saranno tutte volate via. Contemporaneamente ai lavori di restauro della Porta Zhengyangmen, si sta promuovendo la conservazione del patrimonio di altri 19 siti.

Le Torri della Campana e del Tamburo situate nell’estremo nord dell’Asse centrale sono il gruppo di edifici antichi più alti dell’asse centrale e un tempo erano il centro di cronometraggio durante le dinastie Yuan, Ming e Qing. Negli ultimi anni, hanno preso nuova vita anche questi edifici che sorvegliano silenziosamente le sottostanti strade e i vicoli animati. La municipalità di Beijing ha svolto una serie di lavori per recuperare questi patrimoni, ottenendo risultati rilevanti. La Pianificazione triennale sulla tutala dell’Asse Centrale, ha definito un calendario e una tabella di marcia dei lavori, specificando 48 compiti chiave sulla domanda per l’Unesco. Fino a quest’anno, la “spina dorsale” di Beijing, le Torri della Campana, il Padiglione Xingqing della Collina Jingshan, il Tempio imperiale ancestrale sono stati valorizzati.

Una serie di siti patrimoniali per la tutela dell'antica città

Grazie alla presenza dell’Asse centrale, queste perle non sono più isolate, ma collegate una all’altra per la tutela e la rivitalizzazione dell’intera città antica. Camminando verso sud, a circa 3 kilometri dalla Torre di Guardia sormontante la Porta Zhengyangmen, un viale ampio pedonale si estende fino alla Porta Yongding che racconta oltre 700 anni di storia della parte meridionale dell’Asse centrale. Nella dinastia Ming e Qing, questo tratto era riservato agli imperatori che si recavano al Tempio del Cielo. Nel 2004 è stato aperto al traffico ed è diventato una delle principali arterie di traffico della città, permettendo la circolazione dei cittadini per 15 anni. Nel 2019, la via imperiale che va da Zhushikou fino a Yongan è stata restaurata facendo incontrare la parte meridionale dell’Asse centrale con quella settentrionale. Oggi, camminando sulle pietre e mattoni pesanti tra gli antichi edifici disposti ai due lati, si può vedere il costante flusso di auto. Concentriamo la nostra attenzione sul punto centrale dell’Asse, che ospita un importante complesso di edifici antichi: il complesso della Sala imperiale della longevità.

Era la sede del Palazzo per i ragazzi di Beijing e dopo cinque anni di demolizioni, pianificazioni, lavori di progettazione e restauro, la grande Sala imperiale della longevità ha ripreso la forma originaria che aveva nel 14° anno del regno di Qian Long, quando era la sala imperiale ancestrale. Dentro il complesso, si trovano ricche mostre che espongono manufatti, foto storiche, documenti e presentazioni multimediali, attirando sempre più visitatori attratti dal fascino della storia e della cultura dell’Asse centrale. Prendendo come esempio il complesso degli antichi edifici della Sala imperiale della longevità, ogni sito storico e culturale lungo l’Asse centrale, è in fase di ristrutturazione per risultare collegato l’uno a l’altro in una perfetta linea panoramica: tra questi, il Tempio del divino imperatore, il Tempio ancestrale, il Tempio dell’Agricoltura, dove è stata completata la demolizione degli uffici per lasciar spazio al sito patrimoniale, mentre gli edifici di grande altezza quali l’Ospedale Beihai e il Palazzo di commercio Dongtianyi hanno abbassato i loro piani al fine di rimuovere ciò che ostacola la buona visione dell’Asse centrale. Oggi, quando si guarda dalla cima della Collina Jingshan, si può vedere chiarissimo l’Asse centrale che, dall’estremo sud all’estremo nord, corre tra gli edifici antichi, i cortili quadrati e i vicoli, formando un quadro spettacolare che combina antichità e modernità.

L'asse centrale che cresce

Quest’anno durante la Festa delle barche drago, è stato inaugurato online uno spettacolo dal vivo nel Tempio dell’Agricoltura. Il tempio imperiale dei giorni antichi è diventato oggi il posto dove i cittadini possono cimentarsi con attività agricole.Il Tempio dell’Agricoltura, posizionato lungo il lato occidentale della sezione meridionale dell’Asse centrale, è un luogo dove gli imperatori della dinastia Ming e Qing veneravano i propri antenati, assolvevano i sacrifici rituali propiziatori ed è anche uno dei posti meglio conservati tra gli edifici per i sacrifici imperiali di Beijing. Secondo quanto riferito dal direttore dell’Amministrazione municipale dei beni culturali Chen Mingjie, “quello che preserviamo non è soltanto un campo coltivato dagli imperatori stessi, ma anche un luogo che dà la possibilità di far sperimentare ai nostri cittadini la gioia di un’esperienza rurale lungo l’Asse centrale.”

Grazie all’uso flessibile di siti storici, è possibile recuperare un patrimonio di centinaia di anni, portando la generazione attuale a ricordare il passato. L’anno scorso, gli scavi archeologici nel sito del Ponte Zhengyang, hanno rivelato i resti di una statua di pietra con la forma di mostro che serviva per prevenire le alluvioni; la scoperta ha aiutato gli archeologi a individuare i resti del corpo del Ponte Zhengyang. Elementi interessanti sono stati poi inseriti in fase di apertura della Torre di guardia sormontante la Porta Zhengyangmen. Grazie all’introduzione di servizi online e interattivi, si possono intraprendere tre attività per una bella esperienza turistica: individuare i posti lungo l’Asse centrale, cercare le statue di pietra del mostro e fare una passeggiata sul ponte. Grazie a questi nuovi servizi, la storia dell’Asse centrale può essere raccontata al mondo.

Questo asse centrale è l’essenza della capitale ideale cinese ed è la perfetta espressione della bellezza e dell’armonia del popolo cinese; è una grande creazione scaturita dall’immaginazione degli antichi cinesi e ricorda un filo di perle culturali che collega l’abbagliante architettura storica della città e il folklore tradizionale, la storia e la cultura dell’antica Pechino con la vita moderna, il passato, il presente e il futuro della capitale. La serie di lavori che sono stati fatti nell’arco di questi dieci anni per la tutela dei patrimoni culturali lungo l’Asse centrale di Beijing è anche l’emblema del valore attribuito alla conservazione del patrimonio in tutta la Cina.

Negli ultimi dieci anni, quindici beni culturali e naturali della Cina quali Quanzhou, il centro del commercio marittimo della Cina Song e Yuan, l’antica città di Liangzhu e il Grand Canal sono stati iscritti nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco e la gloriosa storia e cultura della Cina sono state messe in mostra e tramandate sul palcoscenico del mondo.

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