"Il principe Andrea verrà arrestato": parla l'avvocato della vittima

In un’intervista a La Repubblica l’avvocato di Virginia Giuffre, David Boies, smonta la linea difensiva del principe Andrea

"Il principe Andrea verrà arrestato": parla l'avvocato della vittima

L’avvocato di Virginia Giuffre non le manda a dire al principe Andrea e, in un’intervista a La Repubblica, demolisce una per una tutte le sue strategie difensive, auspicando che il duca venga arrestato non appena avrà messo piede negli Stati Uniti per testimoniare.

“Abbiamo prove per un procedimento penale”

“Quando il principe Andrea dovrà venire a New York a testimoniare al processo, potrebbe essere arrestato come Epstein e Maxwell. Abbiamo prove solide per un procedimento penale”. A parlare con tanta sicurezza è David Boies, l’avvocato di Virginia Roberts Giuffre. Per ora il principe Andrea deve affrontare una causa civile, ma il legale crede di poter ribaltare la situazione sfruttando anche l’atteggiamento riluttante del duca di York. A tal proposito spiega: “È lo stesso schema che usa sempre: negare…Abbiamo persone che dicono di averlo visto nella casa di Epstein a New York, con Virginia, nell’isola ai Caraibi…il suo approccio è negare e scaricare la colpa sulla vittima. Non ha funzionato molto bene per Maxwell”.

Boies rivela anche: “…Prima di presentare la causa gli avevamo scritto: vorremmo evitare il processo, parliamone. La risposta è stata un muro di pietra. Poi ha fatto di tutto per non ricevere l’atto giudiziario…Scappare da un castello all’altro, nascondersi sul sedile posteriore delle auto è un’indicazione della colpevolezza”. Per quanto riguarda la richiesta del principe Andrea di avere un processo di fronte a una giuria Boies ha replicato: “Lo avevamo già chiesto noi. Riflette la nostra domanda”. Questa scelta, però, è piuttosto rischiosa per il duca e la sua immagine già danneggiata irrimediabilmente. Infatti, il legale ha specificato: “La sua strategia non mi sembra desiderabile o efficace”.

La rivincita di Virginia

Boies ha anche chiarito che l’accordo firmato da Epstein e dalla Giuffre nel 2009 non si applica al figlio di Sua Maestà, quindi per Virginia e i suoi legali non vi sarà alcun cambiamento sui prossimi passi da fare: “Dobbiamo completare la presentazione delle prove entro il 14 luglio, il processo sarà entro l’anno”. L’avvocato sostiene anche che Virginia Giuffre abbia 5 o 6 testimoni a suo favore. Per quanto riguarda il duca di York, invece, dovrà andare a testimoniare, perché “non ha scelta. Dovrà testimoniare alla deposition. Se lo farà, potremmo usarla al processo, invece di averlo di persona. Ma sarebbe un’altra cattiva decisione dei suoi avvocati”.

Secondo David Boies il principe Andrea avrebbe commesso diversi errori tattici: “Non sono sicuro che abbia riflettuto abbastanza. La gente ricca e potente spesso pensa di essere al di sopra della legge”. Il legale ritiene che il caso possa diventare un procedimento penale per stupro e ha puntualizzato: “Noi lo abbiamo denunciato alle autorità britanniche che, finora, non lo hanno perseguito. Non ha cooperato con le autorità americane…” perché la procura britannica lo difenderebbe, ma “negli Usa è una persona come un’altra”. Al punto da rischiare anche l’arresto, anche perché ci sarebbero “prove dirette di lui con Virginia. Non solo da lei, ma da altri testimoni”.

David Boies ha confermato anche l’aneddoto secondo il quale il principe Andrea sapeva che Virginia Giuffre aveva 17 anni all’epoca dei fatti. Quando Ghislaine Maxwell presentò la ragazza al duca, lo sfidò a indovinarne l’età e lui avrebbe dato la risposta giusta al primo tentativo. C’è, poi, un altro nodo da sciogliere. La Giuffre accetterebbe un risarcimento? A La Repubblica Boies ha risposto: “Penso voglia una rivincita, per lei e le altre vittime. Può venire in vari modi, non voglio togliere nulla dal tavolo. Potrebbe essere finanziaria, l’accettazione della responsabilità, una combinazione delle due cose”.

La Corona è in pericolo

Quando David Boies parla dei pericoli di un processo alla presenza della giuria non ha tutti i torti. Lo scorso 26 gennaio gli avvocati del principe Andrea hanno presentato al tribunale di New York le carte che confutano le accuse della Giuffre, chiedendo un procedimento con giuria “per tutti i capi d’imputazione”, ma questa mossa potrebbe rivelarsi un boomerang. In questi documenti possiamo leggere: “Il duca di York non era amico di Ghislaine Maxwell” e “non ha partecipato ad alcun abuso sessuale”. Resta da vedere quali prove porterà il duca a sostegno della sua difesa. Ma il punto è soprattutto un altro: Il principe sarà interrogato di fronte alle telecamere, un rischio enorme non solo per lui, ma per la Corona. Verranno fuori dettagli scabrosi e imbarazzanti e Andrea non può permettersi neanche il più piccolo errore.

L’avvocato Mark Stephens dichiara al Daily Mail: “Più dettagli vengono fuori, più ci saranno problemi con la famiglia reale. Per esempio a Virginia Giuffre verranno poste domande sul corpo del principe, su eventuali segni particolari, sulle sue performance sotto le lenzuola”. L’esperto Norman Baker ha affermato, sempre al Daily Mail, che tutto ciò sarà “dannoso” per la monarchia e ha proseguito: “A Palazzo sono di certo sconvolti dall’ultima mossa del principe Andrea”.

Non è nemmeno escluso che il duca di York stia calcando la mano sperando di convincere la Giuffre ad accettare un risarcimento da 10 milioni di sterline, evitando il processo. Tutte le possibilità sono ancora in gioco.

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