In Libia i sostenitori di Haftar hanno bruciato il tricolore italiano

Bandiera bruciata da chi sostiene il generale. Un'analista esperta del Paese: "Arrabbiati per frasi ingigantite delle Pinotti"

In Libia i sostenitori di Haftar hanno bruciato il tricolore italiano

Sarebbe stata un'intervista concessa alla Stampa a scatenare le ire dei sostenitori del generale libico Khalifa Haftar. Questo sostiene Claudia Gazzini, analista per l'International Crisis Group che ieri ha postato su twitter la foto di una protesta a Bengasi, in cui un tricolore italiano veniva bruciato dai manifestanti.

La ricercatrice parla di un gruppo di federalisti, che si oppongono al governo d'unità nazionale recentemente creato e continuano a sostenere che il partito migliore da sostenere in Libia sia quello del generale.

La bandiera italiana sarebbe stata bruciata in risposta a una frase del ministro della Difesa Roberta Pinotti, che aveva chiesto ad Haftar, dalle pagine della Stampa, di unirsi agli sforze per "sostenere il nuovo governo".

Una frase, scrive il quotidiano di Torino, probabilmente ingigantita da alcuni media arabi, che ricorda come il generale Haftar punti ancora a un ruolo da guida per il futuro della Libia, sostenuto dagli egiziani e dagli emiratini.

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