La Libia ora è una polveriera: caos a Tripoli

Combattimenti sulla strada per l'aeroporto. Serraj proclama lo stato d'emergenza. Le milizie: "Assaltiamo Tripoli"

La Libia ora è una polveriera: caos a Tripoli

La Libia è sempre più una polveriera. Il consiglio presidenziale libico che ha a capo Fayez Al Serraj ha proclamato lo stato di emergenza a Tripoli dopo gli scontri nella zona della capitale tra le varie milizie che si contendono il controllo del territorio. Lo stato d'emergenza è stato chiesto per "proteggere i cittadini e la sicurezza". Al Serraj ha sottolineato come sia di vitale importanza anche proteggere gli impianti e le istituzioni presenti sul territorio. La situazione col passare delle ore si fa sempre più critica. La settima Brigata infatti sta avanzando a sud e si registrano violenti combattimenti sulla strada che porta all'aeroporto.

E il leader della settima Brigata ha fatto sapere che l'attacco alla capitale Tripoli sarebbe ormai imminente: "Noi non vogliamo la distruzione, ma stiamo avanzando in nome dei cittadini che non riescono a trovare cibo e aspettano giorni in coda per avere lo stipendio, mentre i leader delle milizie si godono il denaro libico",

ha affermato Abdel Rahim Al Kani. Di fatto nella giornata di ieri le milizie della Brigata hanno preso il controllo della zona di Kurayema. L'obiettivo successivo è quello di mettere sotto comtrollo l'asse di Salah Eddine.

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