Il 18enne fermato a Dover e sospettato di aver posizionato l'ordigno a bordo del vagone della metro di Londra sarebbe un rifugiato siriano. Il ragazzo ha vissuto come ospite in una casa di accoglienza nei pressi di Sunbury-on-Thames dove è stato accolto da una coppia di anziani che ospita profughi dal 1970, ricevendo per questo anche un premio dalla Regina Elisabetta. Intanto c'è un secondo arresto per l'attentato di Londra in metropolitana che ha ferito almeno 20 persone con un ordigno rudimentale. Dopo l'arresto di un 18enne a Dover, la scorsa notte la polizia ha fermato un 21enne sospettato di aver partecipato all'attacco alla stazione di Parsons Green. Gli inquirenti stanno lavorando ad un'indagine delicata per capire in che modo i due abbiano collaborato per realizzare l'ordigno e per poi posizionarlo a bordo del vagone della Tube. Di fatto l'attentato alla mtero è stato rivendicato dall'Isis. Ma in questa fase Scotland Yard vuole capire se gli autori dell'attentato facciano parte di una cellola o se siano dei lupi solitari. L'ordigno poteva fare una strage. Solo un errore ha evitato il peggio. Intanto continuano le perquisizione da parte della polizia che sta provando a scavare nella vita dei sospettati. Le unità antiterrosimo hanno fatto un raid in una casa di Canvendish Road a Sunbury-on-Thames, a sud-ovest di Londra. L'appartamento apparteneva a due benefattori che avevano cresciuto 268 bimbi adottivi.
I due, Penelope e Ronald Jones hanno ricevuto da Elisabetta II nel 2009 una prestigiosa onorificenza per l'impegno nel sociale. Tra i bimbi che hanno vissuto nella casa almeno 8 erano profughi da Iraq, Eritrea, Siria, Albania e Afghanistan. Adesso bisogna capire se tra questi ci fosse anche l'attentatore di Londra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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