Londra è pronta a consegnare Julian Assange nelle mani degli americani. Il ministro dell'Interno britannico, Sajid Javid, ha già firmato la richiesta di estradizione avanzata nei giorni scorsi dagli Stati Uniti. Ora l'ultima parola spetta al tribunale.
Il ministro britannico intervistato dalla Bbc ha tenuto a precisare che la decisione finale spetterà al tribunale, che deciderà domani il destino dell'attivista australiano ricercato negli Stati Uniti per aver divulgato dossier "scomodi" e informazioni classificate riguardo le operazioni condotte dalle forze armate statunitensi in Iraq e Afghanistan; informazioni che comproverebbero l'aver commesso crimini di guerra e denuncerebbero le "morti collaterali" provocate dei raid statunitensi. Tutte le informazioni, postate sul sito WikiLeaks, sono state fornite da due ex-intelligence statunitensi:Chelsea Manning e Edward Snowden, entrambi considerati traditori negli Stati Uniti.
Javid ha affermato che il fondatore di Wikileaks "è giustamente dietro le sbarre", e ha definito "legittima" la richiesta di estradizione avanzata dagli Stati Uniti. "Sarà messa al vaglio del tribunale domani" ha poi continuato il ministro britannico, confermando di aver firmato ieri l'ordine di estradizione: "L'ho certificato, e sarà in tribunale domani".
L'atto di Javid ad oggi ha un valore puramente "tecnico e preliminare". Il destino dell'attivista, che nel caso di estradizione verrà processato per 18 capi di imputazione, compresa l'accusa di spionaggio che lo vedrebbe essere trattato al pari di una spia, spetta dunque al tribunale di Londra; che domani affronterà la prima udienza formale in tribunale. Udienza alla quale Assange potrebbe non essere presente, date le condizioni di salute precarie che lo hanno portato al ricovero nel reparto ospedaliero del carcere inglese di massima sicurezza dopo appena 8 settimane di detenzione. Assange è stato arrestato lo scorso 11 aprile per aver violato le leggi britanniche sulla libertà vigilata e dopo aver trascorso 7 anni nell'ambasciata dell'Ecuador di Londra.
La predisposizione del Ministero dell'Interno britannico nel firmare celermente la richiesta di estradizione dimostra come Londra sia propensa a consegnare Assange nelle mani degli americani, nonostante non sia un segreto che una
volta giunto negli Stati Uniti potrà essere condannato sulle basi all'Espionage Act, portandolo a trascorrere in condizioni di salute già precarie il resto della sua vita in un carcere di massima sicurezza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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