Macron annuncia stretta contro gli arrivi in Francia di imam stranieri

Macron ha poi esortato gli islamici del Paese a organizzare corsi di formazione per imam transalpini, che parlino francese e non siano fanatici

Macron annuncia stretta contro gli arrivi in Francia di imam stranieri

Il presidente transalpino Emmanuel Macron, a meno di un mese dalle elezioni amministrative, ha deciso di affrontare di petto la questione-islam, promettendo di recente di mettere fine agli arrivi in Francia di predicatori musulmani stranieri.

L’inquilino dell’Eliseo, riporta Voice of America, ha infatti annunciato, nel corso di una conferenza-stampa tenuta ieri nella città alsaziana di Mulhouse, di volere interrompere la pratica, seguita da alcuni Paesi musulmani come Marocco, Algeria e Tunisia, di mandare Oltralpe loro imam a predicare nelle moschee francesi nonché loro insegnanti incaricati di impartire corsi di lingua agli studenti delle scuole dell’Esagono.

Relativamente alla questione-imam, il leader di En Marche, riferisce l’emittente Usa, ha chiarito che il 2020 sarà l’ultimo anno in cui centinaia di predicatori musulmani stranieri arriveranno nel Paese Ue a indottrinare i fedeli lì residenti. Finora, ha dichiarato Macron, ben 300 chierici islamici provenienti dall’estero sono infatti entrati annualmente in territorio transalpino per pronunciare, quasi sempre non in lingua francese, discorsi nelle moschee.

Il capo dello Stato ha quindi sottolineato che la sua stretta riguardo agli arrivi di imam dal Nord Africa e dal Medio Oriente mira a preservare l’islam e la società nazionali da nocive influenze estere nonché a impedire che le moschee del Paese possano essere infiltrare con religiosi stranieri estremisti che inneggiano alla “secessione dalle leggi dello Stato”.

L’inquilino dell’Eliseo, afferma sempre Voice of America, ha inoltre esortato gli organismi rappresentativi dei musulmani di Francia ad avviare programmi per la formazione di chierici autoctoni, che conoscano la lingua nazionale d’Oltralpe e che non nutrano convinzioni jihadiste.

Il presidente ha in seguito ribadito la sua contrarietà all’arrivo in territorio transalpino di professori provenienti da quegli Stati musulmani, rimarcando la necessità che gli studenti delle scuole francesi non vengano educati da personale stipendiato da governi stranieri.

Macron ha infine precisato, fa sapere l’organo di informazione americano, che l’invio Oltralpe, da parte delle nazioni incriminate, di imam e docenti si è finora verificato in applicazione di specifici trattati internazionali sottoscritti anni addietro da Parigi proprio con Algeria, Morocco e Tunisia, nonché con la Turchia e con altri cinque Paesi.

Di conseguenza, ha ammesso il leader di En Marche citato dal network Usa, la sua stretta contro gli ingressi nell’Esagono di religiosi e insegnanti provenienti dall’estero dovrà necessariamente passare per una

profonda revisione di quegli accordi.

Per il momento, ha puntualizzato Macron, egli avrebbe però già raggiunto un’intesa di massima per la modifica degli scomodi trattati con tutti gli Stati in questione, eccetto la Turchia.

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