Un commando di uomini armati ha ucciso quasi cento persone nel villaggio di Soubane-Kou, in Mali, dove risiedono per lo più persone appartenenti al popolo Dogon. Come riporta Repubblica, un funzionario del comune di Koundou ha dichiarato: "Abbiamo 95 civili uccisi al momento, i corpi sono bruciati, continuiamo a cercare cadaveri".
Sullo sfondo di questi eventi, con ogni probabilità, è possibile annoverare la questione religiosa e quella etnica. Una vera e propria guerra tra tribù è ormai in corso da tempo, con un conflitto che dura da tre anni e che insanguina il Pasese africano. In particolare, i Dogon, il gruppo che è stato vittima dell'attacco del commando pratica l'animismo, mentre altri gruppi sono islamici. I Dogon vivono in particolare nell'area a sud del fiume Niger e al confine con il Burkina Faso.
Secondo quanto si apprende pure su Rai News, la popolazione interessata dal caso è stata quasi dimezzata dalla violenza del commando.
Non è detto, poi, che il conto delle vittime sia terminato qui. Le autorità del luogo hanno infatti specificato come le operazioni di ricerca siano tuttora in corso. Possibile, insomma, che il bilancio divenga ancora più pesante.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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