Mariupol non si è ancora arresa, Mariupol non è ancora caduta. L'estrema resistenza ai russi ancora resiste. Il battaglione Azov ha pubblicato un video sul proprio canale Telegram, (l'originale all'interno del nostro pezzo), che mostra alcune immagini riprese da un drone con soldati ucraini a spiare le mosse del nemico per le strade della città. Un gruppo composto da alcuni militari prova a tendere un'imboscata ai russi che si trovano nei dintorni dove si notano alcuni incendi di mezzi di trasporto e, appena prima, un convoglio di auto e furgoni diretti chissà dove.
"Azov contrattacca"
"Nonostante le forze schiaccianti del nemico, i combattenti del reggimento Azov contrattaccano", riporta la didascalia che accompagna il video. Il battaglione Azov e gli ultimi superstiti si trovano soprattutto dentro l'acciaieria Azovstal, ultimo baluardo ucraino nella città sotto assedio. Il filmato continua a mostrare i soldati ucraini che si muovono guidati dal drone: a un certo punto arrivano in quello che era un cortile, o giardino, di un'abitazione semi distrutta e, sulla stradina a fianco, notano un furgone rosso con la tipia Z russa. A quel punto lanciano un paio di ordigni che si vedono esplodere sulla strada con tanto di fumo nero e, subito dopo, un soldato ucraino ne lancia un altro nei pressi del mezzo accanto al quale si vedono soldati immobili per terra. L'ipotesi che siano russi, già deceduti, è un'opzione anche se qualcuno di loro si muove ma rimane accovacciato al terreno per non farsi scoprire.
"Non ci arrendiamo"
Insomma, la resa del battaglione Azov di fronte all' occupazione russa ancora non c'è stata. "Non è un'opzione contemplata", afferma al Corriere della Sera il comandante Michail Pirog, che guida il quarto Battaglione dei volontari della formazione nazionalista Azov nel distretto di Zaporizhzhia. "Gli eroi combattenti di Mariupol si batteranno sino all'ultimo uomo - assicura - non cercano il martirio ma sono pronti a morire". Di resa, dice Pirog, non si è mai neppure parlato: "I russi possono tranquillamente fare a meno dei loro ultimatum". I soldati ucraini nelle aree più critiche, rivela il comandante, "possono ancora resistere per settimane, ma gli mancano cibo e acqua, come ai civili".
A Mariupol la proporzione è di circa mille soldati ucraini accerchiati contro diecimila russi, sostiene Pirog. In città "le posizioni cambiano di continuo". È "una battaglia tra le vie di una grande zona urbana - spiega - I posti di resistenza sono parecchi e rendono complicata l'avanzata russa". Ma non si tratta di semplice guerriglia urbana. "I nostri posseggono ancora razzi, armi anticarro, mortai leggeri. Sono soldati di un esercito, non guerriglieri urbani". A chi taccia il battaglione Azov di nazismo, Pirog replica che si tratta di patrioti che combattono per la libertà e la democrazia. "Ci battiamo anche per difendere le democrazie europee contro il fascismo espansionista di Putin". E aggiunge: "Ci accusa di nazismo, mentre sono proprio i soldati russi a uccidere civili, a rubare e violentare. Sono loro i nuovi hitleriani".
Il leader ceceno, Ramzan Kadyrov, ha annunciato per oggi la conquista dell'acciaieria Azovstal a Mariupol, dove resta asserragliato un gruppo di
"nazionalisti" ucraini. "Oggi, con l'aiuto dell'Onnipotente, prenderemo completamente l'Azovstal", ha dichiarato Kadyrov in un messaggio audio sul suo canale Telegram secondo quanto riportato dal Guardian.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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