Marocco, storica apertura: il notaio islamico potrà essere donna

Per la prima volta il Ministero della giustizia ha lanciato il concorso senza preclusione di genere. Un passo avanti per il Marocco islamico

Marocco, storica apertura: il notaio islamico potrà essere donna

Storicamente prerogativa dei soli uomini, per la prima volta in Marocco 299 donne potranno esercitare il ruolo di “adoul”, l’equivalente islamico del nostro notaio. Si è svolto infatti il primo concorso pubblico aperto ad entrambi i sessi. Le candidate che lo hanno superato con successo sono state numerose (il 38,37% a fronte del 61,63% rappresentato dagli uomini).

Ad annunciarlo il Ministero della giustizia, che ha pubblicato online i risultati dell’esame professionale.

“Un evento storico”, ha spiegato il guardasigilli marocchino, “nel segno della scelta democratica e modernista del regno e soprattutto contro ogni forma di discriminazione di genere”.

Al concorso, tenutosi nel maggio scorso, hanno partecipato quasi 15 mila candidati, i quali si sono contesi uno dei ruoli più tradizionalisti dell’islam: l’adoul, infatti, ha la mansione di sigillare gli accordi di compravendita, i matrimoni, le transazioni immobiliari, i diritti di successione, certifica le testimonianze nei processi e alleggerisce il lavoro di notai e giudici della giustizia amministrativa, civile e penale, notificando al posto loro ogni tipologia di contratto.

È noto come nelle società musulmane lo status delle donne in generale è sempre stato, e lo è tuttora, una delle questioni più problematiche e di più difficile

soluzione. Tuttavia questo rappresenta un piccolo passo verso la parità dei sessi, che, nonostante faccia ancora fatica ad imporsi, in Marocco sta raggiungendo dei traguardi considerevoli nel suo percorso di consolidamento.

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