Marocco: sentenza storica, riconosciuta violenza domestica

Per la prima volta in Marocco è stata riconosciuto da un giudice un caso di violenza domestica in cui il marito è stato condannato per maltrattamenti nei confronti della moglie

Marocco: sentenza storica, riconosciuta violenza domestica

In Marocco nel codice penale non c'è traccia della violenza coniugale, per questo la sentenza di un giudice nei confronti di un marito vionento ha dato tanto scalpore. Si può parlare proprio di un momento storico che porta avanti i diritti delle donne, in un paese a maggioranza musulmana dove anche le mogli subuscono violenze con i mariti che rimangono molto spesso impuniti.

In questo caso però c'è stato un cambiamento di rotta, come racconta il giornale on line "Ilsussidiario.net", infatti un cittadino marocchino di 25 anni è stato condannato per aver costretto la moglie con la violenza a rapporti sessuali, dovrà scontare due anni di carcere e pagare una multa di 225 franchi franchi svizzeri e dare alla moglie l’equivalente di 3400 franchi come risarcimento.

In Marocco infatti, nel codice nazionale esiste il reato di violenza (articolo 400) e aggravata se commessa su un familiare (articolo 485), ma non c'è traccia della violenza coniugale e nessun tribunale si era mai espresso a favore di una moglie per reati di violenza nei confronti di un marito.

Questa sentenza oltre ad avere un importante significato giuridico lo ha anche religioso in quanto nelle società islamiche la donna non gode di alcun diritto, per cui la condanna supera il concetto islamico del modo di trattare le donne come esseri inferiori.

Finalmente si apre uno spiraglio di speranza per le molte donne marocchine maltrattate dentro le mura domestiche.

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