Martin Schulz ha lasciato la guida del Spd

Dopo la rinuncia alla carica di ministro, il leader dei socialdemocratici dà l'addio

Martin Schulz ha lasciato la guida del Spd

Dopo avere rinunciato a una poltrona da ministro degli Esteri che in un primo momento era sembrata un fatto compiuto, per Martin Schulz è arrivato il momento di dare l'addio anche alla carica di presidente dei socialdemocratici tedeschi del Sdp.

La giunta del partito ha candidato all'unanimità Andrea Nahles, la leader del gruppo parlamentare che sin dal primo momento era sembrata in pole position per prendere la guida della compagine. Il 22 aprile il Congresso si riunirà a Wiesbaden per la decisione definitiva, che dovrebbe confermare la prima donna a capo del Spd in più di 150 anni di storia.

"L'Spd ha bisogno di un rinnovamento organizzativo, personale e programmatico", ha detto Schulz, che era stato investito da critiche vigorose arrivategli soprattutto dall'ala giovanile del partito, dopo aver

raggiunto un accordo per la formazione di una coalizione con la Cdu di Angela Merkel e per avere ceduto su tetto ai profughi e mancata istituzione di un sistema sanitario pubblico che superi quello basato sulle assicurazioni.

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