Merkel fischiata nell'ultimo comizio. Ma per i sondaggi è avanti

Angela Merkel fischiata dall'estrema destra durante l'ultimo comizio prima del voto. Ma i sondaggi la danno avanti su Schultz

Merkel fischiata nell'ultimo comizio. Ma per i sondaggi è avanti

A 48 ore dall'apertura dei seggi per le elezioni legislative tedesche, Angela Merklel è stata contestata a Monaco di Baviera, la città del partito "cugino" Csu.

La Cancelliera è stata fischiata ad un comizio da esponenti dell'estrema destra che la seguono ad ogni manifestazione per provare a rovinarle la campagna. Merkel, che domenica si gioca il suo quarto mandato da cancelliere, ha replicato alzando la voce: "Non riusciremo mai a plasmare il nostro futuro con i fichi e le urla".

La Cdu della Merkel, alleata con la bavarese Csu, resta però in testa secondo i sondaggi, che danno la formazione tra il 36% e il 37%, con un vantaggio di 13-17% rispetto ai socialdemocratici dell'Spd di Martin Schulz. I dodici anni al governo di Berlino, con una legislatura segnata dalla crisi dei rifugiati e l'arrivo di circa 1,3 milioni di richiedenti asilo in Germania, non sembrano aver scalfito la Merkel, che continua a guidare sondaggi. La legislatura che finisce sarà contrassegnata da leggi come l'introduzione del salario minimo interprofessionale e la riduzione dell'età pensionabile per alcuni gruppi di persone.

La vera battaglia, comunque, è per il terzo posto, cui concorrono i liberali dell'Fdp, che alle passate elezioni non hanno raggiunto la soglia minima del 5%, e Alternativa per la Germania (AfD), che aspira ad essere il primo partito di destra ad entrare nel Bundestag nella storia recente tedesca. Ambiscono a superare la soglia del 5%, ma con meno speranze, la Sinistra e i Verdi.

"La corsa è già chiusa", sentanzia Oskar Niedermayer, esperto presso l'Istituto per Scienza politiche 'Otto Suhr', il quale sottolinea che la difficoltà dell'Spd è non riuscire a trovare argomenti per distinguersi dalla Cdu e dai fratelli bavaresi della Csu. Dopo quattro anni di coalizione con i conservatori, i socialdemocratici hanno difficoltà a mettere a punto "un'offerta di grande trasformazione", aggiunge Giacomo Corneo, professore di finanza pubblica e politica sociale presso la Libera Università di Berlino.

L'Spd ha aderito alla grande coalizione ad inizio legislatura, nel 2013, sapendo però che il precedente esperimento in questo senso, alla prima legislatura di Merkel, aveva portato ai peggiori risultati della loro storia: questo è un fantasma contro cui Schulz deve combattere.

Altro interrogativo si pone sul ruolo di Wolfgang Schäuble, ministro delle Finanze per gli ultimi otto anni e ministro dell'Interno nel governo di Helmut Kohl durante gli Anni Ottanta. Schäuble, che ha da poco compiuto 75 anni e corre per un seggio nelle elezioni di dopodomani, potrebbe essere confermato alla guida dell'economia tedesca. Oppure, secondo alcuni, ambire a cariche europee.

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