Angela Merkel ha raggiunto il più basso indice di gradimento di tutta la propria carriera politica. A segnalare la perdita di consensi subita dalla Cancelliera è stato un sondaggio pubblicato in questi giorni dall’istituto di ricerca Emnid. Quest’ultimo ha anche sottolineato il fatto che l’attuale Esecutivo Cdu-Spd sarebbe il Governo di “Grande coalizione” meno amato dai Tedeschi nella storia della Repubblica federale. La recente uccisione di un giovane in Sassonia ad opera di due immigrati sembra avere innescato una inarrestabile erosione di consenso ai danni della Cancelliera.
L’istituto Emnid ha realizzato un’indagine demoscopica per conto del settimanale Bild am Sonntag. In base ai risultati del sondaggio, la fiducia della popolazione nei confronti dell’operato della Merkel sarebbe letteralmente “crollata”. Solo il 29% dei cittadini, infatti, continuerebbe a sostenere le politiche della Cancelliera e della Cdu. Per i cristiano-democratici tale percentuale rappresenta il peggiore indice di gradimento mai conseguito da quando Angela Merkel detiene la leadership del partito. Nel settembre del 2017, alle ultime elezioni federali, la Cancelliera era riuscita, malgrado l’ascesa di Alternative für Deutschland (AfD), a fare ottenere alla Cdu il 32,9% dei suffragi. Secondo i sondaggisti, anche la Spd, alleato di governo dei cristiano-democratici, avrebbe raggiunto il proprio “minimo storico”. I socialdemocratici sono accreditati intorno al 17% delle preferenze, un dato distante da quello registrato in occasione delle elezioni federali del 2017. Alle ultime consultazioni, la principale forza politica di sinistra ha conseguito il 20,5% dei voti. Di conseguenza, sommando le percentuali di consenso attribuite da Emnid a Cdu e Spd, soltanto il 46% dei Tedeschi sarebbe a favore dell’attuale Esecutivo di coalizione. Nella storia della Repubblica federale, nessun Governo basato su una alleanza tra cristiano-democratici e socialdemocratici ha mai dovuto fronteggiare una disaffezione così profonda da parte del popolo tedesco.
Se lo “stato di salute” dei partiti storici risulta preoccupante, il futuro delle formazioni politiche "più giovani” appare invece segnato dal successo elettorale. AfD, infatti, dopo l’exploit alle consultazioni del 2017 (12,6% dei voti), avrebbe aumentato la propria percentuale di consenso popolare.
Ad avviso dei sondaggisti, il partito “anti-establishment”, nato appena cinque anni fa, godrebbe del 15% delle preferenze. Dietro i “sovranisti” si attesterebbero, con il 14%, I Verdi, mentre i post-comunisti di Die Linke non andrebbero oltre il 10% dei consensi, seguiti dai liberali dell’Fdp (9%).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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