Merkel: "Stavo facendo una sauna mentre cadeva il muro di Berlino"

Le confessioni della cancelliera tedesca. Con la madre scherzava: "Se va giù ostriche al Kempinski"

Merkel: "Stavo facendo una sauna mentre cadeva il muro di Berlino"

Non è affatto la risposta che si aspetterebbe da una donna di ferro come Angela Merkel. Eppure, mentre stava cadendo il muro di Berlino, lei era in sauna. Una confessione già contenuta in diverse biografie che, però, rispunta fuori venticinque anni dopo quando, in un discorso pubblico, frau Merkel ha rievocato quel momento storico ai tempi degli studi di Fisica. Al tempo non aveva ancora iniziato a impegnarsi in politica.

La Merkel, all’epoca 35enne, sognava di mangiare ostriche nell'Occidente libero. Dal momento che all'indomani del crollo del muro sarebbe dovuta andare a lavorare presto, si concese "la prima birra dell’ovest" ma senza attardarsi a festeggiare fino all'alba. Insomma, tornò a casa piuttosto presto. In un incontro pubblico nella cittadina dell’Assia di Gross Gerau, la cancelliera ha ricordato di aver visto in televisione la conferenza stampa in cui fu rivolta la famosa domanda a Schabowski, cui succedette la caduta del muro per televisione, come molti altri tedeschi orientali. "Poi ho chiamato mia madre – ha continuato - noi avevamo un modo di scherzare fra noi su questo: ’Se un giorno il muro non ci fosse più, (ma nessuno credeva davvero che accadesse), andiamo tutti a mangiare ostriche al Kempinskì, dicevamo". "E lo dico a priopri – ha aggiunto mettendo le mani avanti, da perfetta intenditrice del suo ’pubblicò di elettori, che non ama e non perdona sfarzo e lusso in politica - pur essendo passati 25 anni, non sono mai stata con mia madre a mangiare ostriche al Kempinski". "Io comunque le dissi: stai attenta mamma, stasera succede qualcosa». Era un giovedì. «E io il giovedì andavo sempre con una mia amica a fare la sauna. E quindi sono andata a fare la sauna", ha ricostruito la cancelliera.

"Quando sono tornata, con la mia borsa da sauna, nella Schoenhauser Allee, proprio alla Bornholmer Strasse, là, ho visto tante persone accorrere. Allora, non lo scorderò mai - saranno state forse le dieci e mezza, le undici, magari anche un pò più tardi - allora ho semplicemente seguito la gente. Ero da sola, ma sempre dietro agli altri. Allora ci siamo trovati nella parte di Berlino ovest: si era formato in qualche modo un gruppo. Siamo entrati in un qualche appartamento dell’ovest, e la gente voleva telefonare a casa. Io volevo chiamare mia zia, e ognuno voleva fare qualcosa. Alcuni sono andati anche più avanti". "Io però il giorno dopo dovevo andare presto al lavoro, ero una persona ordinata.

Quindi a un certo punto, verso l’una o l’una e mezza sono tornata a casa, dopo aver bevuto la mia prima birra dell’ovest". "Me lo ricordo ancora, era una lattina di birra - ha concluso, con una di quelle chicche rivelatrici sulla vita della Ddr - a una cosa del genere non ero abituata".

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