Mers, il consiglio dell'Oms: "Non bevete pipì di cammello"

Nel tentativo di fermare l'epidemia che ha colpito il Medio Oriente, l'Organizzazione mondiale della sanità diffida la popolazione mondiale dal bere l'urina dei cammelli

Mers, il consiglio dell'Oms: "Non bevete pipì di cammello"

L'Organizzazione Mondiale della Sanità vuole fermare la nuova epidemia di sindrome respiratoria che sta colpendo il Medio Oriente, così ha emesso delle linee guida per bloccarne la diffusione. Il modo migliore per evitare di rimanere infetti, dice l'Oms, è evitare di dissetarsi con la pipì di cammello.

A quanto pare, infatti, dai campioni allo studio degli scenziati è stato rilevato che gli umani possono contrarre il virus Mers quando sono a contatto con questi animali. Anche se ancora non sono certe le modalità di contagio, le indagi fatte finora conducono a pensare che possa essere pericoloso avere a che fare con gli animali a due gobbe. Un uomo attualmente infettato e tenuto in quarantena in un ospedale in Corea del Sud, infatti, è stato segnalato all'Oms perché possiede un "fienile con cammelli e vitelli, ed avrebbe frequanti contatti con loro". "Le pratiche di igiene alimentare - mette quindi in guardia l'Oms - devono essere osservate: la gente dovrebbe evitare di bere il latte crudo cammello o l'urina di cammello".

L'epidemia intanto di sta diffondendo. Le autorità di Seul hanno infatti confermato la settima morte: una donna di 68 anni che aveva problemi di cuore. In Corea del Sud ci sono state 95 infezioni e 2.500 persone sono attualmente in quarantena. Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle Malattie ci sono stati 424 casi di infezione in tutto il mondo e 131 vittime.

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Il virus è comparso per la prima volta nel 2012 in Arabia Saudita: in effetti lì i cammelli non mancano.

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