Le missioni di pace fanno strage di civili in Africa

Le missioni di pace in Somalia e in Repubblica Centrafricana sono sotto accusa per aver provocato morti innocenti e per non intervenire a difesa della popolazione civile

Le missioni di pace fanno strage di civili in Africa

Le missioni di pace sono sotto accusa in Africa. Una donna è stata uccisa da un blindato dell'Amisom a Mogadiscio, a Merca un blindato sempre dell'Amisom ha invece distrutto una casa uccidendo una madre con i suoi quattro figli e ieri a Qoryoley, a 120 chilometri dalla capitale, un minibus che trasportava civili e verdure a Baidoa è stato attaccato dalle truppe dell'Unione Africana e sei innocenti hanno perso la vita. Questo è il bilancio, nel solo mese di dicembre, dei morti per mano della forza di pace dispiegata in Somalia. E il problema di quelli che vengono definiti ''effetti collaterali'' della guerra, non riguarda soltanto il Corno d'Africa ma anche la repubblica Centrafricana.

Nel Paese in cui imperversa una guerra civile da quattro anni oramai, sono sempre più pressanti le proteste contro il comportamento dei soldati della Minusca. I caschi blu dell'Onu dopo essere stati più volte accusati di aver commesso violenze sulle donne ora sono al centro di una bufera per quel che riguarda il non intervento durante le stragi commesse dal gruppo ribelle 3R.

Human Rights Watch ha infatti reso noto che nel nord ovest del Centrafrica ha preso vita un nuovo gruppo ribelle il 3R appunto ( le erre stanno per : ritorno, reclami, riabilitazione), che ha come guida l'ex generale Seleka Sidiki Abass e che è nato, formalmente, per proteggere i Fulani musulmani del paese. Gli irregolari hanno assaltato i villaggi accusati di supportare i gruppi Anti Balaka, hanno dato fuoco alle abitazioni, violentato le donne, ucciso oltre 50 persone e costretto più di 17mila persone a fuggire.

L'aspetto che inquieta ulteriormente, e che interessa le forze UN in questa vicenda, l'ha rivelato l'organizzazione Human Rights Watch che in un comunicato ha fatto sapere: '' Nella capitale della sub-prefettura di Koui, dove sono avvenuti parte degli attacchi ai civili, è presente un contingente di un centinaio di caschi blu della Missione delle Nazioni Unite che non è

intervenuta. Anche in questo momento i 3R sono a Koui e lì ci sono anche le forze Minusca. Sta a loro ora, spiegare come un nuovo gruppo armato sia stato in grado di impadronirsi di questo territorio, nonostante la loro presenza"

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