Da venerdì sera a domenica mattina, senza che l'aereo atterri per una pausa: volare non è mai stato così rilevante dal punto di vista scientifico. Soprattutto perché un volo così dà modo di comprendere se e quali effetti vengono percepiti e subiti dal corpo e dalla sfera psicologica dell'essere umano in funzione di una trasvolata mai compiuta prima.
Tanto per ciò che concerne la durata del volo, venti ore filate, quanto per le modalità dello stesso. Nessuno, infatti, aveva mai messo in campo quello che ha predisposto la Qantas, che è una compagnia oceanica, per far sì che le persone possano partire da New York ed arrivare a Sidney, attraverso una no stop di quasi un giorno intero. Nessuno aveva mai immaginato con concretezza che una distanza del genere potesse essere coperta senza pause di sorta, i cosiddetti scali. Ma ormai c'è un precedente rilevante. Perché mentre scriviamo l'aereo dovrebbe essere atterrato. E anche i piloti e il personale di bordo, da oggi, devono fare i conti con qualcosa che, fino a qualche tempo fa, poteva solo essere ipotizzato.
Stando pure a quanto riportato da Repubblica, è possibile definire questa esperienza con la qualità di vero e proprio test. I dettagli, differentemente dalla portata complessiva, sono di natura semplice: cinquanta persone a bordo escluso il personale, un Boeing 787 Dreamliner e un nome evocativo, ossia "Kookaburra". La faccenda si fa più parecchio più complessa quando spunta il primo elemento scientifico: un'applicazione al polso in grado di esaminare le conseguenze. Non solo nel corso del volo, ma anche in prospettiva, con una disamina che registrerà qualche prima conclusione tra tre settimane. Quello è il tempo dell'esame. Solo a quel punto si avrà la possibilità di comprendere meglio cos'è davvero accaduto nei cieli in questi due giorni appena trascorsi. Una certa importanza viene attribuita alla chimica: va capito come interagisce la melatonina in circostanze del tutto straordinarie.
Per non parlare della eventuale fatica provata da chi ha consentito che l'aereo facesse un giro così lungo. Ma la sensazione è che l'esperimento, anche per via della convenienza dettata dalle tempistiche, possa essere ripetuto in breve tempo.
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